Frosinone, muore a casa dopo quattro giorni al Pronto soccorso: aperta un'inchiesta

Frosinone, muore a casa dopo quattro giorni al Pronto soccorso: aperta un'inchiesta
Settantenne muore in circostanze sospette dopo una degenza di quattro giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone, la procura apre un’inchiesta. I fatti...

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Settantenne muore in circostanze sospette dopo una degenza di quattro giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone, la procura apre un’inchiesta. I fatti risalgono al 27 agosto scorso quando il pensionato residente a Castro dei Volsci, si era recato in un laboratorio di analisi della città per effettuare alcuni prelievi. Ma proprio mentre si trovava all’interno della struttura era stato colto da malore ed era rovinato sul pavimento. A causa di quella caduta la figlia che lo aveva accompagnato, ha chiesto l’intervento di una ambulanza del 118. I medici del servizio di soccorso hanno trasportato l’anziano presso il nosocomio frusinate per essere sottoposto a tutti gli esami diagnostici e radiografici del caso. Da quel momento in poi però la situazione è precipitata. Il 31 agosto la figlia vedendo che il genitore non rispondeva al cellulare si è precipitata in ospedale. Una volta arrivata al pronto soccorso ha trovato il padre in stato comatoso. Da qui la decisione di riportarlo a casa. Il genitore, a detta della donna stava peggiorando sempre di più. Una volta giunto nella sua abitazione dopo qualche ora l’anziano è deceduto.

LA RICOSTRUZIONE


I familiari straziati dal dolore per questa morte improvvisa del loro congiunto, sospettando un caso di malasanità hanno fatto scattare una denuncia contro ignoti per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il magistrato Samuel Amari titolare dell’inchiesta ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche. Nella giornata di ieri ha conferito l’incarico per l’esame autoptico il dottor. Fabio De Giorgio. La moglie e la figlia che si sono affidate agli avvocati Giuseppe Lo Vecchio, Pietro Polidori, Alessia Turriziani, Paolo Arduini e Matteo Loffredi hanno nominato come consulenti di parte i professori Carlo Maria Oddo e Matteo Solinas. Adesso bisognerà attendere i canonici novanta giorni prima che vengano depositati i risultati della perizia. Secondo alcune indiscrezioni raccolte l’anziano presentava un ematoma alla testa causato con tutta probabilità da quella caduta. I familiari chiedono di sapere che tipo di terapia era stata affrontata nei quattro giorni di degenza del loro parente e se quell’ematoma era stato monitorato nella maniera più idonea. Ovviamente saranno i risultati dell’esame autoptico a stabilire con certezza le cause di questa morte improvvisa che ha lasciato nel più completo sconforto non soltanto i familiari ma l’intera collettività castrense dove l’anziano, conosciuto da tutti risiedeva da quando era nato. Nella giornata di oggi con tutta probabilità la salma verrà riconsegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino