Il gruppo di Knowledge for Business in collaborazione con Medaarch e CNR hanno messo su due progetti molto particolari. Si tratta di BIOlogic, la prima ecopelle a matrice...
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Toccando con mano il prototipo di ecopelle a matrice batterica non si direbbe mai che si tratta di un tessuto prodotto da batteri. «È stato creato tramite un processo di fermentazione batterica che abbiamo ottenuto partendo da un tè che viene fermentato in ambito batterico e con dei lieviti che si chiamano kombucha», spiega Marco Abbro, coordinatore del progetto BIOlogic, continuando, «Questo composto viene dato in genere agli intolleranti al lattosio perché è ricco di probiotici, come sostitutivo dello yogurt. Modificando un po’ l’ambiente di lavoro abbiamo ottenuto un tessuto che è proprio ‘tessuto’ dai batteri stessi ed essiccato crea delle vere e proprie sfoglie di cellulosa». Il team di BIOlogic sta sperimentando il comportamento di queste sezioni di tessuto a contatto con sostanze coloranti come la candeggina e il tannino. Ne viene fuori un foglio ottenuto senza abbattere nemmeno un albero e, poiché è organizzata in tessuto dal batterio stesso, è capacitiva, conduttiva e può essere usata per la sensoristica e per tante applicazioni di moda e design.
L’altro progetto a cui il team sta lavorando è Galeno, la stampante 3d per capsule farmaceutiche. Si tratta di una pillola che distribuisce il dosaggio personalizzato nel farmaco. «I dispenser funzionano come gli inchiostri della stampante – spiega Abbro - Il vantaggio è ottenere una struttura capsulare divisa per volumi grazie alla quale si ottengono effetti diversi. Per esempio: se voglio vitamina C che si scioglie al mattino, caffeina e melatonina alla sera, posso inserirle tutte e tre nella stessa capsula e deciderne la temporizzazione dell’assunzione del farmaco semplicemente variando lo spessore della sezione della capsula che si scioglierà prima o dopo». Una capsula intelligente che offre numerosi vantaggi tra cui quello di poter assumere solo una pillola al giorno senza rischiare di dimenticare di prenderne diverse. In più può essere una buona soluzione soprattutto per i farmaci antitumorali i cui dosaggi vengono pesati ad personam. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino