Brevettato dai ricercatori del Centro Enea di Portici un indicatore della temperatura wireless per monitorare lo stato di conservazione di prodotti deperibili nel settore...
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L'indicatore, viene precisato nel merito, è una sorta di termometro hi-tech e funziona con tecnologia Rfid ad alta frequenza (Radio-frequency identification) e non compromette il trasferimento d'informazioni tra l'etichetta del prodotto e un lettore convenzionale. «Il sistema da noi brevettato - dichiara Riccardo Miscioscia, ricercatore del laboratorio di nanomateriali e dispositivi - è caratterizzato da un basso costo di produzione e, diversamente da altri dispositivi tag passivi, cioè senza batteria, può rilevare l'evento termico anche quando non è in prossimità di un lettore, memorizzando le informazioni relative ad un picco di temperatura indesiderato nell'istante in cui si verifica». «La sfida ora è - conclude - quella di integrare nelle etichette Rfid uno o più sensori per garantire che le proprietà dell'oggetto tracciato non siano state alterate volontariamente o involontariamente da cause esterne». Il sistema può essere utilizzato nella gestione della catena del freddo e nella movimentazione di campioni biologici, nel campo della logistica di merci deperibili. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino