OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Grazie all'Italia, la navigazione satellitare arriva sulla Luna per aiutare le sonde a navigare e a posarsi sulla superficie: è questo l'obiettivo del ricevitore al centro del contratto firmato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la società Qascom, nell'ambito dell'accordo fra Asi e Nasa relativo alla missione CLPS 19-D, con la quale agenzia spaziale americana e aziende private prevedono di posarsi con il lander Blue Ghost sul suolo lunare, nel Mare delle Crisi. Il lancio è previsto con un razzo Falcon 9 della SpaceX. Il ricevitore si chiama Neil (Navigation Early Investigation on Lunar surface), in onore del primo uomo che ha camminato sulla Luna, Neil Armstrong, e sarà a bordo del lander della missione CLPS 19-D. È stato predisposto per l'esperimento Lugre (Lunar GNSS Receiver Experiment) che, per la prima volta nella storia, alla distanza di quasi 400.000 chilometri, sperimenterà il posizionamento con i sistemi di navigazione americano Gps e con l'europeo Galileo. Finora nessuno ha mai tentato di calcolare la posizione di un veicolo spaziale usando i satelliti per la navigazione a una distanza superiore a 200.000 chilometri.
L'integrazione del ricevitore Neil nel lander Blue Ghost è prevista all'inizio del 2022 e le attese per questo esperimento sono grandissime: non solo porterà la tecnologia italiana sulla superficie lunare, ma permetterà di capire come i segnali GPS e Galileo potranno essere sfruttati sulla Luna dalla futura stazione orbitale Gateway, per le costellazioni dei futuri satelliti nell'orbita lunare, per i veicoli e i rover che si muoveranno sulla Luna e per l'intera infrastruttura che si sta sviluppando sui programmi Artemis.
Il Mattino