«Sono un gladiatore dall'animo fragile, io ho subito delle ingiustizie. È qualcosa che ti abbatte, che non ti dà la forza di reagire. E si hannno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Vallettopoli mi ha segnato per sempre. Sono finito nel tritacarne, ma io non ho fatto nulla e dopo 22 anni vorrei non avere più attribuite cose che non mi appartengono», dice a Silvia Toffanin. «Troppe persone mi giudicano per quella storia, ma quello che nessuno ha sottolineato è che io da quel processo sono uscito pulitissimo».
Poi il pensiero si sposta verso il suo grande amico Gigi Sabani, il noto presentatore morto di infarto il 4 settembre 2007. «Il pregiudizio può anche uccidere - spiega Merola - Gigi Sabani non ha mai superato quella vicenda. Era una persona molto sensibile e la sua morte è dovuta alla sofferenza per quella ingiustizia che abbiamo subito. Per me è stato un fratello, la sua prima telefonata della mattina era per me, sono sicuro che lui dall'alto guarda tutto quello che faccio».
Infine risponde alle accuse di Enrico Silvestrin e Maurizio Battista sul suo rapporto con le donne. «Ho sempre trattato le mie donne come regine, ho avuto solo relazioni non avventure. Non mi sono mai sposato per non provocare delusioni alle donne a cui mi legavo. Non ho mai conosciuto l’amore mercenario». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino