Nasce «Ieri, oggi e domani»: ritrovo di artisti a caccia del passato

La trattoria, ritrovo di attori ed artisti, che porta a spasso nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La trattoria, ritrovo di attori ed artisti, che porta a spasso nel tempo.  "Ieri, Oggi e Domani": un tuffo nel passato tra pietanze della tradizione e arredi che immergono in un'atmosfera da film (sono infatti stati offerti gratuitamente dalla Filmauro di Aurelio De Laurentiis). Rifiorisce a Napoli in via Nazionale la versione rivisitata dell'antico locale "La Fila".  "Fra queste stesse mura - racconta il ceo  di corteseway.it e direttore del Consorzio della Pasta di Gragnano, Maurizio Cortese che ha curato la consulenza del locale -  a due passi dalla stazione centrale di piazza Garibaldi, c'era un ristorante molto conosciuto a Napoli negli anni '80 e '90 grazie alla "verve" della Signora Elvira, la procace proprietaria del locale che intratteneva con allegria i suoi clienti. I piatti della tradizione partenopea e la pizza con il cornicione ripieno (una vera novità per quei tempi) erano le proposte che facevano muovere tanti napoletani anche dai quartieri più borghesi della città". Oggi il locale punta su due chef, Salvatore Acampa e Gennaro Trematerra.  Al banco delle pizze, invece, fa il suo esordio Enzo Bastelli, per un menù tutto incentrato sulle eccellenze campane, con qualche puntata anche fuori regione. L'ambizione dei proprietari Paola e Pasquale Casillo, è quello di esportare altrove questo "format", grazie alla semplicità con il quale è stato concepito, sia nel menu che nella carta delle birre e dei vini. "La scelta del nome è - spiega Cortese - per dare il giusto omaggio a tre grandi artisti, che tanto amano e hanno amato Napoli: Sofia Loren, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica. E poi per restituire alla città uno di quei luoghi, scomparsi, dove attori, artisti, cantanti, si ritrovavano tutti insieme intorno ai tavoli di un'osteria dopo i loro spettacoli. E oggi Napoli, grazie a un rinnovato fermento culturale in atto negli ultimi tempi, oltre ad essere importante città d'arte, nonché di grande tradizione teatrale, necessitava di un luogo come questo". 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino