Azimut S7 in anteprima mondiale a Düsseldorf: sportività e comfort, ma anche capacità di ridurre consumi e emissioni

l’Azimut S7 in anteprima mondiale a Düsseldorf
AVIGLIANA - Un fly di 22 metri (baglio massimo 5,15), dall’aspetto sportivo, in grado di tenere un’andatura di crociera di 27 nodi e di toccare punte di 35,...

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AVIGLIANA - Un fly di 22 metri (baglio massimo 5,15), dall’aspetto sportivo, in grado di tenere un’andatura di crociera di 27 nodi e di toccare punte di 35, offrendo al contempo ampi spazi vivibili all’aperto e al chiuso, con 4 cabine per 8 posti letto, tre servizi, più l’alloggio equipaggio con due posti e un bagno supplementare. Tra i valori aggiunti, la capacità d’inserimento a pieno titolo nella categoria di Low Emission Yacht, tenendo sotto controllo consumi ed emissioni nocive. Ciò grazie a uno specifico studio della carena e al diffuso impiego di materiali in grado di contenere i pesi, come la fibra di carbonio. E’ l’identikit del nuovo Azimut S7, una delle novità più importanti tra quelle che vedremo in anteprima mondiale al Boot di Düsseldorf (21-29 gennaio).

Il design degli esterni, che ricalca la fortunatissima formula dei fly sportivi della serie S di Azimut, sono firmati da Alberto Mancini, mentre le linee di carena deadrise sono opera di P.L. Ausonio Naval Architecture. La motorizzazione è affidata a tre Volvo Penta D13 IPS 1050 da 800 hp ciascuno.

Secondo le anticipazioni fornite dal cantiere il complesso delle scelte su carena, motori e materiali di peso ridotto (il dislocamento a pieno carico è di 46 tonnellate) comporta un significativo abbattimento dei consumi e di conseguenza delle emissioni di Co2, che a velocità medie e alte può arrivare fino al -30% garantendo performance senza eguali nella categoria. Insomma, un valore aggiunto di rilievo, anche se tutto ciò va messo correttamente a confronto con imbarcazioni di pari dimensioni, con carena a spigolo tradizionale e linea d’asse.

Per il resto la nuova imbarcazione esprime un design contemporaneo e luminoso, in cui si fa apprezzare un coerente continuum tra spazi esterni e interni. Anche il fly, come tradizione della linea S di Azimut, si segnala per uno stile snello e slanciato, in grado di non appesantire la linea della barca e di offrire al contempo spazi adeguati all’aperto, dedicati a coloro che vogliono navigare accanto a chi si trova ai comandi esterni, godendosi sole e panorami in totale relax. Se a tutto ciò si aggiungono gli ampi prendisole di prua e di poppa, si avrà chiaro il quadro di uno yacht in grado di esaltare al meglio stile e comfort, assicurando una vita all’aperto che non teme confronti con barche meno sportive.

Nel corso della rassegna tedesca, la flotta Azimut sarà rappresentata anche da due esemplari della Serie Fly firmati da Alberto Mancini per il design degli esterni: il Fly 53 e il Fly 78. Flybridge di taglia media, il primo è ideale per le famiglie che vogliono godersi lunghi e confortevoli soggiorni in mezzo al mare, mentre il secondo è un modello della generazione Carbon-Tech impreziosito dal contributo di Achille Salvagni, autore del sofisticato design interno.

Altra importante presenza al salone tedesco sarà il Magellano 66, esemplare della linea di prodotto che per prima ha introdotto il crossover nel mercato nautico. Il team del dipartimento ricerca e sviluppo di Azimut in collaborazione con P.L. Ausonio Naval Architecture ha realizzato la carena Dual Mode di seconda generazione che nel corso degli ultimi anni è risultata così efficiente da diventare un benchmark di riferimento per l’intero mercato del leisure yachting.

Il Salone di Düsseldorf sarà quindi il palcoscenico da cui Azimut intende confermare la sua leadership mondiale presentando prodotti in grado di esaltare progressi tecnologici e attenzione alla sostenibilità. In particolare, una nota del cantiere diffusa alla vigilia della rassegna tedesca sottolinea come il tema del rispetto nei confronti dell’ambiente e dell’intero ecosistema marino avvenga “in modo pragmatico e concreto attraverso la costruzione di modelli che consentono il consistente abbattimento dei consumi e il relativo efficientamento energetico”.

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Il Mattino