Grinta Mustang: dieci marce e più tecnologia. La mitica Ford fa un passo avanti

La nuova Ford Mustang
NIZZA - La Ford Mustang è un’icona senza tempo, che rappresenta l’idea di sportività secondo la cultura automobilistica americana. Da qualche anno...

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NIZZA - La Ford Mustang è un’icona senza tempo, che rappresenta l’idea di sportività secondo la cultura automobilistica americana. Da qualche anno presenzia sul mercato europeo in veste ufficiale. Un successo nel Vecchio Continente che in Italia risente di una normativa fiscale che penalizza le auto ricche di cavalli vapore. Una questione da sempre al centro delle discussioni, che però non muta il corso degli eventi. Così anche per Ford Mustang è giunto il momento del restyling.


Un cambiamento lieve e sostanzialmente conservativo, che ha permesso alla “muscle car” a Stelle Strisce di migliorare la performance anche sul piano ambientale. In questo caso la novità più importante per Mustang riguarda l’adozione del filtro antiparticolato su entrambe le motorizzazioni. Le stesse del debutto europeo, modificate per rispettare i nuovi standard in ambito anti inquinamento. Il 5 litri V8 vede crescere la propria cavalleria sino alla soglia dei 450 cavalli. Mentre il 2.3, 4 cilindri Ecoboost si attesta a 290 cv. Due facce della stessa medaglia, capaci entrambe di preservare il blasone tipico di Mustang. Che annovera altre due importanti novità nel suo processo evolutivo. La prima riguarda il cambio automatico a dieci rapporti. Un elemento già in uso su alcuni modelli ad alte prestazioni della gamma del Blue Ovale. L’altra è l’adozione del sistema rev matching sul cambio manuale a sei marce. Sistema che realizza l’effetto della doppietta in scalata. Ossia fa salire di giri il motore poco prima che venga innestato il rapporto. Un modus operandi che assicura una cambiata molto più fluida.

Due opzioni che rendono al meglio il modo di vivere Mustang. La prima per chi privilegia il comfort anche quando il ritmo di guida si fa più brillante. La seconda destinata ai puristi. A quelli a cui piace avere ancora il controllo totale della situazione. Coupé o convertibile il piacere è lo stesso. A bordo il quadro analogico ha ceduto il passo ad un display da 12 pollici. La grafica muta in funzione della modalità di guida opzionata. Mentre a centro plancia lo schermo touch da 8 pollici presiede a tutte le attività multimediali in abitacolo, che fanno a capo al sistema Sync 3. Sistema che annovera pure i protocolli Android Auto e Apple CarPlay. Di fatto l’impostazione e la volumetria della sportiva Ford sono rimaste invariate.

Ma una scelta più oculata delle plastiche dei rivestimenti ha contribuito a realizzare un tocco ancora più premium. Un cambiamento che ha migliorato in modo tangibile la qualità offerta da Mustang. Da fuori serve la massima attenzione per carpire le novità che fanno la differenza rispetto al passato. Protagonisti ancora una volta quando si parla di restyling sono ovviamente i gruppi ottici. La tecnologia a Led a fare da base e la variante della forma 3D al posteriore a conferire maggiore dinamismo. Il cofano motore diventa leggermente più basso e la nuova gamma colori può contare su 11 tonalità differenti.

L’aggiornamento di Ford Mustang comprende anche tutta una serie di dispositivi di sicurezza, che la vettura americana un tempo non montava, come ad esempio il cruise control adattativo. Quando ad alimentare la dinamica di guida ci pensano invece le nuove sospensioni a controllo magnetereologico. Una presa di posizione in seno alla sportività, accompagnata pure dalla presenza di barre antirollio di diametro maggiorato e di una sospensione posteriore dalla taratura ancora più rigida.


Più tutta quella serie di modalità di guida che annoverano anche il cosiddetto burnout. E che rendono il fascino di Ford Mustang unico ed inimitabile. In arrivo nella seconda parte dell’anno, dovrebbe mantenere la forbice di prezzi offerta dal modello attuale. Ossia una base di partenza intorno ai 40.000 euro. E un tetto massimo, optional inclusi, che si dovrebbe attestare entro la soglia dei 50.000 euro.
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Il Mattino