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La squadra dei più forti, ma non ancora quella dei più vincenti. C’è infatti un destino che accomuna la Jaguar TCS Racing e i suoi piloti: non hanno ancora vinto nulla, pur avendo sfiorato più volte il colpaccio con la beffa di essere superati dai propri antagonisti per una manciata di punti e di vedere vincere lo scorso anno il proprio powertrain per la prima volta su un team privato, la Envision. La scuderia guidata da James Barclay ha però tutta l’intenzione di non sbagliare stavolta e arriva all’appuntamento di Misano con due 100: gli E-Prix finora disputati (36 podi, 13 vittorie, 7 pole position con 1.143 punti in totale e 373 giri in testa) e i punti che la pongono in cima alla classifica provvisoria. Di questi, 61 li ha conquistati il neozelandese Nick Cassidy, attualmente secondo, mattatore ad AD-Diriyah con un primo posto, due podi e un giro veloce.
Gli altri 39 li ha fatti il connazionale Mitch Evans che è salito su uno dei blocchi (il secondo) solo a San Paolo andando a punti nelle altre gare tranne che nell’ultima a Tokyo. Ad accomunare i due, oltre alla bandiera, ci sono il luogo e l’anno di nascita: Auckland e il 1994. Evans ha 56 giorni in più – è nato il 24 giugno mentre Cassidy è venuto al mondo il 19 agosto – e può vantare un altro duplice titolo di anzianità: ha disputato la sua prima stagione in Formula E nel 2016-17 e sempre con la Jaguar mentre l’altro kiwi arriva fresco dalla Envision dopo tre campionati vissuti in continua ascesa partendo dal 15° posto al suo primo anno passando all’11° nel successivo e finendo secondo la scorsa stagione dopo aver condotto la classifica per gran parte del calendario.
Parliamo comunque di un pilota che, su 52 gare disputate, ne ha vinte 6, ha fatto 15 podi, 5 pole position e altrettanti giri veloci collezionando ben 404 punti.
Risultati che danno la misura di quanto la casa britannica tenga a far bene nell’unica categoria sportiva che la vede in veste ufficiale, proprio mentre è impegnata in una trasformazione che la porterà a cambiare posizionamento e a introdurre ben presto una gamma di veicoli completamente nuovi e tutti elettrici. Gli obiettivi di Jaguar e dei suoi piloti sono dunque chiari e sono gli stessi: c’è un appuntamento con il destino e, per non fare tardi, occorre fare più punti possibile anche a Misano puntando sulle capacità e sulla fame di entrambi i piloti. Cassidy vuole dimostrare di essere il più forte affidandosi come sempre ad un motore Jaguar mentre Evans vuole reinserirsi nella lotta per il titolo mondiale e, dopo essersi guadagnato la corona di Re di Roma, diventare anche Re d’Italia.
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