NauticSud, in mostra la storia del Made in Sud: dai maestri d’ascia alla new technology

Un maestro d'ascia al lavoro
NAPOLI - La 44ma edizione del Nauticsud (18-26 febbraio) dedica un’area espositiva alla storia della nautica napoletana dalle origini, legate al lavoro artigianale dei...

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NAPOLI - La 44ma edizione del Nauticsud (18-26 febbraio) dedica un’area espositiva alla storia della nautica napoletana dalle origini, legate al lavoro artigianale dei maestri d’ascia, alla New Technology dei giorni nostri: oltre un secolo di navigazione ininterrotta – è proprio il caso di dire – felicemente approdata alle produzioni dei giorni nostri, in molti casi magnifiche sintesi di tradizione e innovazione, espressioni di un illuminato lavoro di ricerca e sviluppo mai disgiunto dalle componenti artigianali su cui è stata costruita la storia.


Organizzata dalla ANRC (Associazione Nautica Regionale Campana) la mostra abbraccia un periodo storico che va dalle origini risalenti all’epoca dei Borbone, agli anni della modernità, scanditi negli ultimi cinque lustri dal lavoro degli operatori della stessa ANRC. Un percorso lungo e articolato, che rende omaggio a coloro che hanno scritto la storia della nautica, attraverso testimonianze, documenti, pubblicazioni, ma anche vere e proprie opere artigianali, dai primi gusci in legno lavorati per i gozzi della tradizione sorrentina alla prima barca in vetroresina realizzata in Europa, la piccola Conchita (3,60 metri) della napoletanissima Fiart, varata nel 1959.

La mostra sarà allestita all’interno del padiglione Caboto, area al coperto che porta il nome di uno dei più noti esploratori italiani, famoso per aver continuato l’opera di Cristoforo Colombo. Tra le tante “attrazioni” legate alla storia della nautica locale, alcune stampe del Comune di Castellammare di Stabia che richiamano il Regio Cantiere borbonico della città stabiese, oggi sede della Fincantieri, adiacente allo Stabia Main Port, il più grande approdo del Mediterraneo dedicato al settore dei gigayacht. Tutta da scoprire, all’interno della mostra, anche la storia del cantiere Gagliotta, che richiama i primi passi del fondatore, Salvatore Gagliotta, uno dei pionieri della nautica italiana, che negli anni 50 realizzò nelle grotte di tufo di Mergellina le prime imbarcazioni veloci per il diporto.

Curatore della mostra è l’ingegnere Vincenzo Nappo, consigliere di Ucina e di ANRC, nonché titolare di MV-Marine, cantiere di Piazzolla di Nola, alle falde del Vesuvio, dove si producono battelli pneumatici hi-tech, spesso progettati in collaborazione con l’Università Federico II. “Con un team di esperti abbiamo messo in piedi questa iniziativa – spiega Nappo – perché riteniamo giusto illustrare che cosa c’è dietro le produzioni nautiche di oggi: una storia di eccellenza, che assegna a molti dei nostri predecessori un ruolo fondamentale tra i pionieri della nautica. Se oggi esiste una associazione forte e credibile come l’ANRC è perché prima di noi ci sono stati maestri che hanno tracciato la rotta giusta”. Una rotta che l’associazione degli operatori locali ha intrapreso 24 anni fa, e che la mostra allestita in occasione del Nauticsud racconterà, ricostruendo le tappe più importanti che hanno caratterizzato la vita stessa della ANRC.

Guardando ai giovani, l’organizzazione del Nauticsud ha deciso inoltre di allestire aree dedicate al mondo della formazione universitaria, in collaborazione con la Federico II e la Parthenope. Interessante anche il concorso bandito sul tema “Concept-New Design”, aperto a giovani neo laureati in ingegneria o architettura. Verranno premiati i migliori due progetti in concorso, dedicati alla realizzazione di una imbarcazione a vela o a motore di lunghezza non superiore ai 30 metri.


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Il Mattino