Stadler (Audi): «Auto elettriche pure a Le Mans. Le monoposto a batterie si sposano con la nostra scelta zero emission»

Rupert Stadler, numero uno di Audi dal gennaio 2010
L’Audi è il brand che più ha vinto nel motorsport negli ultimi decenni. È anche uno di quelli che con maggior convinzione ha intrapreso la strada...

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L’Audi è il brand che più ha vinto nel motorsport negli ultimi decenni. È anche uno di quelli che con maggior convinzione ha intrapreso la strada dell’elettrificazione nell’ultimo periodo. Dal primo gennaio 2010 alla guida dell’azienda di Ingolstadt c’è Rupert Stadler, abbiamo parlato con lui del presente e del futuro dei Quattro Anelli.


Quali sono le principali tecnologie che Audi ha trasferito dal motorsport alle vetture prodotte in serie?
«Il nostro impegno nel motorsport è sempre stato legato a solide motivazioni. La prima trazione Quattro nelle competizioni rally, adottata a breve distanza di tempo anche sulle nostre vetture da turismo, rappresentò una sorta di rivoluzione. TFSI, TDI, e-tron e le nuove tecnologie di illuminazione come LED, matrix o laser: sono tutte innovazioni introdotte inizialmente nella 24 Ore di Le Mans e successivamente trasferite alle nostre vetture da strada. Penso sia corretto affermare che tra tutti i produttori di automobili, il transfer dalla pista alla strada sia funzionato al meglio proprio in casa Audi».

Come siete riusciti a trasformare la tecnologia all’avanguardia in passione?
«Amiamo il mondo delle corse. È una filosofia che è sempre stata ed è tuttora parte integrante del DNA del nostro marchio sin dalle origini con Auto Union. Ma gareggiare non significa esclusivamente correre in pista: è anche una competizione tra le idee, i concept, l’esperienza, il know-how e – naturalmente – gli ingegneri e i piloti. La competizione nel motorsport accelera gli sviluppi, portando tutto al limite: da qui nasce la passione sia in pista sia fuori. E sono fermamente convinto che questo spirito venga colto e riconosciuto appieno dai fan e dai clienti di tutto il mondo».

Quali sono le vittorie ottenute da Audi nel motorsport che suscitano i suoi ricordi più emozionanti?
«Fortunatamente ce ne sono tante tra cui scegliere... i nostri trionfi a Le Mans possiedono un valore molto speciale per me perché è la gara più famosa a livello mondiale e questo circuito, unico nel suo genere, è stato tante volte teatro di avvincenti duelli e situazioni drammatiche e cariche di tensione».

Dunque che cosa distingue un vero campione?
«Un autentico campione gareggia con grinta e determinazione, ma con estrema correttezza, senza arrendersi mai. È un lavoratore instancabile che rispetta i suoi avversari tanto nella vittoria quanto nella sconfitta e apprezza il supporto della squadra e dei tifosi. E, guardando indietro nel tempo, sono felice di riconoscere tali valori in tutti i campioni Audi avuti fino ad oggi».

Cosa vi ha convinto a scendere in campo per gareggiare in Formula E?
«Siamo entrati in gara per il futuro dell’energia elettrica. Le nostre vetture di serie stanno diventando sempre più elettriche, le nostre auto da corsa, che rappresentano la nostra eccellenza in campo tecnologico, non possono certo essere da meno. La Formula E si sposa perfettamente con la nostra strategia sull’elettrificazione della gamma a partire da quest’anno con l’introduzione della e-tron, la prima vettura completamente elettrica Audi».

Qual è, secondo lei, il fattore che rende davvero entusiasmante una competizione sportiva in campo automobilistico?
«A mio parere, si tratta di una combinazione di più elementi, piuttosto che di un singolo fattore: auto affascinanti, gare avvincenti, luoghi incantevoli e, non da ultimo, personalità carismatiche al volante. Quando si guarda la Formula E, penso che si possa affermare che questo campionato racchiuda molti di questi aspetti e per questo riscuote grande successo sia tra i tifosi sia tra i costruttori».

A lungo termine, il futuro del motorsport sarà esclusivamente elettrico?
«Ben presto la mobilità elettrica rivestirà un ruolo importante sulle nostre strade e non ho dubbi che lo stesso avverrà anche per il motorsport. La Formula E dimostra, anno dopo anno, quanto possano essere avvincenti le gare con auto elettriche. Il rallycross mondiale potrebbe seguire a ruota, così come le vetture da turismo... E chissà quando vedremo la prima vettura completamente elettrica in gara a Le Mans?»

Qual è la sua visione in merito alla mobilità sostenibile? Qual è il punto di arrivo sul fronte tecnologico?
«La Audi e-tron, che sarà presentata quest’estate, costituisce il nostro pilastro strategico della sostenibilità: proviene dal nostro impianto “CO2 neutrale” di Bruxelles ed è equipaggiata con i motori elettrici prodotti nel nostro centro di competenza a Győr. Il nostro stabilimento ungherese, che celebrerà quest’anno il proprio 25° anniversario, ha realizzato in quest’arco di tempo circa 33 milioni di motori a combustione interna: un risultato di cui essere fieri! E nei prossimi 25 anni, i nostri dipendenti ungheresi ne produrranno altrettanti».

Quando entreranno in produzione la prima Audi completamente elettrica e il primo modello Audi Sport completamente elettrico?

«Abbiamo già parlato di Audi e-tron. Entro il 2025, la nostra offerta di prodotti comprenderà circa 20 modelli elettrificati spaziando sull’intera gamma. Oltre la metà di questi sarà completamente elettrica, mentre gli altri saranno ibridi plug-in. Inoltre, equipaggeremo tutte le serie di modelli primari almeno con propulsione mild hybrid. Offriamo già vetture con sistemi di trazione elettrificati per metà della nostra serie di modelli. Audi e-tron GT è una Gran Turismo completamente elettrica, che incarna una nuova dimensione di sportività. L’avvio della produzione di questa affascinante “punta di diamante” di Audi Sport è previsto per il 2020, a dimostrazione che le trazioni elettriche sono anche in grado di assicurare prestazioni elevate e grande piacere di guida. Realizzando modelli come questo condurremo il nostro marchio “high performance” Audi Sport nel futuro elettrico».
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Il Mattino