Uber, da Lyft a MyTaxi, ecco quali sono le alternative

Uber, da Lyft a MyTaxi, ecco quali sono le alternative
Uber è riuscita a inserirsi in un buco legislativo. È questo uno dei segreti del suo successo, aver inventato qualcosa di cui si sentiva la necessità, ma che...

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Uber è riuscita a inserirsi in un buco legislativo. È questo uno dei segreti del suo successo, aver inventato qualcosa di cui si sentiva la necessità, ma che - fino a un certo punto - fosse inattaccabile. Ma la società, che ha dovuto affrontare non pochi problemi, da ultimo lo stop alle licenze da parte delle autorità di Londra, si trova ora a dover competere con alcuni agguerriti concorrenti, che la stanno scalzando da quello che fino a poco tempo fa era il monopolio assoluto del ride-sharing. Alternative che però rimangono esclusiva quasi soltanto del mercato statunitense.


Lyft
La più famosa delle società che offrono servizi simili a Uber è Lyft. Presente solo in Usa, dove opera in 300 città, Lyft è stata fondata nel 2012 da Logan Green e John Zimmer. Come Uber, Lyft è nata in California, a San Francisco ed è stata valutata 7 miliardi di dollari. Al momento della sua nascita, Lyft era stata pensata come servizio aggiuntivo di Zimride, una startup fondata da Green e Zimmer che offriva passaggi a lunga distanza sfruttando Facebook Connect. Una specie di Bla Bla Car social della Silicon Valley. Nel 2013 poi Lyft e Zimride si sono fuse dando vita a un'unica offerta. Il funzionamento è praticamente uguale a quello della capostipite del settore: un'app da scaricare, tramite cui i passeggeri possono prenotare un passaggio da un'autista che si trova nelle vicinanze. Ci sono 3 possibili varianti, oltre alla versione base: Lyft Line, che ricalca UberPop, in cui chiunque può diventare autista e offrire passaggi, Lyft Plus, che mette a disposizione un'auto con sei posti, e Lyft Premier, versione di lusso identica a UberLUX. 

Arro
Arro per ora è disponibile soltanto in cinque città americane: New York, Chicago, Boston, San Francisco e Houston. Il Wall Street Journal l'ha definita migliore di Uber, sia da un punto di vista economico che sui tempi di arrivo. A differenza di Uber e Lyft, che fanno affidamento ad autisti privati, Arro permette la prenotazione di un taxi ordinario con licenza. 

Curb
Disponibile in 65 città americane, ha dalla sua, come Arro, il fatto di usare tassisti regolari. Inoltre, Curb è sponsorizzata da Verifone, compagnia che produce sistemi elettronici di pagamento. 

Fasten
Disponibile solo a Boston e Austin, è quella su cui scommettono gli osservatori più attenti del settore. Fasten prende un solo dollaro di commissione per ogni corsa, a prescindere dalla lunghezza del viaggio. I clienti possono anche pagare per essere raccolti più velocemente negli orari di punta.

Gett
Finora si è concentrata nei mercati di Russia, Regno Unito e Israele, anche se l'app è disponibile a New York. Gett permette le mance, come Lyft, ed ha un ricco programma fedeltà, con premi e viaggi omaggio. 

Wingz
Specializzata nei trasporti da e per gli aeroporti, Wingz si è ritagliata una nicchia di fedelissimi tra Stati Uniti e Australia. 

zTrip
È una sorta di via di mezzo tra Uber e Arro, permette di prenotare sia un taxi che un auto nera. zTrip è finanziata da Transdev, colosso francese dei trasporti. Per ora disponibile solo negli Usa, in una sessantina di città. 

MyTaxi

L'unica disponibile anche in Italia, MyTaxi ha fatto il debutto prima a Milano e poi a Roma, dove è arrivata da un anno e mezzo. Somiglia a Arro, perché si tratta in realtà solo di uno strumento con cui mettersi in contatto con i taxi con licenza ordinaria. Offre degli sconti ai nuovi iscritti e una stima del tempo di arrivo dell'auto.
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Il Mattino