MONTECARLO – «Montecarlo è sempre divertente, ma questa volta ha sancito un avvio di stagione entusiasmante», sintetizza Michel Nandan, numero uno del...
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«Non abbiamo ottenuto il risultato desiderato (Neuville ha chiuso 15esimo, ndr), ma abbiamo imparato qualcosa da questo fine settimana», aggiunge il manager. «Abbiamo rilevato alcune positive tendenze nel livello di prestazioni dell'auto, per le quali dobbiamo ringraziare il team che ha lavorato instancabilmente a questo progetto», commenta ancora.
L'aggiornata i20 è sembrata essere affidabile, come hanno confermato le 6 speciali (su 15 disputate: anche il secondo passaggio sulla Luceram-Col St. Roch è stato annullato) vinte dal belga, compresa quella finale che gli ha permesso almeno di guadagnare 5 preziosi punti. Neuville è pur sempre il vice campione del mondo in carica e l'obiettivo minimo è quello di confermare lo stesso risultato del 2016: «Nel Power Stage volevamo fare pressione e raccogliere qualche punto», confessa il belga. «Quando abbiamo visto la nevicata sapevamo che sarebbe stato ancora più difficile. La vittoria è stata una consolazione per quello che abbiamo perso nel week end», conclude.
Con l'affermazione di Dani Sordo, Hyundai ha vinto praticamente la metà degli stage corsi (7 su 15) dimostrando di poter competere ad alto livello, come era anche logico attendersi dopo i progressi evidenziati in questi anni. «La vittoria della frazione – concede il pilota spagnolo – è stata salutare per l'autostima». Nella classifica individuale, Sordo è quarto con 13 punti, Neuville nono con 5. Fra i costruttori Hyundai è terza con 20, la metà di quelli di M-Sport, che è prima.
Il Mattino