Zenuity, arriva la joint venture tra Volvo e Autoliv per la guida autonoma

Una Volvo V90 a guida autonoma
GÖTEBORG – In settembre l'accordo, in gennaio il nome e nei prossimi mesi, dopo il via libera delle autorità, l'inizio dell'attività...

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GÖTEBORG – In settembre l'accordo, in gennaio il nome e nei prossimi mesi, dopo il via libera delle autorità, l'inizio dell'attività operativa. È il percorso di Zenuity, la joint-venture svedese tra Volvo Cars, che è controllata dalla cinese Geely, ed il fornitore Autoliv, i cui volumi sono lievitati in seguito ai “problemi” di Takata con gli airbag.


L'intesa con Volvo riguarda il ramo di attività delle tecnologie per la sicurezza automobilistica. Lo joint-venture punta allo sviluppo di software per la guida autonoma e di sistemi di assistenza al guidatore. Il costruttore porta in dote personale e brevetti, mentre Autoliv – che diventerà il distributore esclusivo verso terzi dei prodotti della nuova società e del quale sarà cliente la stessa Volvo – investirà 115 milioni di euro nell'operazione, solo una parte dei quali in beni patrimoniali.

Zenuity è il primo esempio di collaborazione fra una casa automobilistica del segmento premium e un fornitore di primo livello che ha come obiettivo funzioni avanzate di assistenza (Adas) e tecnologie di guida autonoma (Ad). La joint-venture è paritetica. Oltre alla sede operativa di Göteborg, la società avrà due filiali dislocate anche geograficamente in città strategiche: una è Monaco di Baviera, in Germania, e l'altra è Detroit, negli Stati Uniti.

L'attività comincerà con 200 addetti, anche se nel medio periodo gli occupati dovrebbero triplicare. La direzione delle operazioni è stata affidata ad un 44enne manager svedese, Dennis Nobelius, fino a capo della filiale elvetica di Volvo Cars. Le prime tecnologie Zenuity dovrebbero essere pronte per la commercializzazione entro il 2019. Le funzioni a supporto della guida autonoma arriveranno in seguito, anche se a poca distanza.
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Il Mattino