Nola. C'è l'ospedale Santa Maria della Pietà tra gli sprechi della Sanità in Campania assurti agli onori della cronaca dopo il velo squarciato dalla...
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«Sto qui dalla mattina alla sera - si sfoga Ferdinando Avella - e la mia storia personale e professionale è nota ai più. Non voglio difendere la mia poltrona ma nemmeno mi va di passare per ciò che non sono». Poi prosegue: «Non è vero che gestisco un solo posto letto. A questo, infatti bisogna aggiungere i due di Day hospital e i 13 di dialisi che non figurano in quell'elenco essendo definiti posti tecnici. La denominazione corretta è infatti Nefrologia e Dialisi. Dispiace quindi apprendere che il reparto, nato 40 anni fa, sia stato additato come la pietra dello scandalo pur essendo consapevole che le inadempienze della Regione sono tante e diffuse. È amaro da vittime diventare carnefici».
Si difende Avella, pur non essendo imputato e soprattutto tiene a sottolineare che i pazienti nefropatici ricoverati in medicina sono oltre il 30 per cento: «Potrei fregarmene - insiste - visto che il mio contratto scade nel 2019 e che sono pure già pensionabile ma è una questione di amor proprio e tutto questo proprio non mi va giù».
Il Mattino