Agguato davanti alla discoteca, colpito il boss emergente del clan di Pozzuoli

Agguato davanti alla discoteca, colpito il boss emergente del clan di Pozzuoli
Un esercito di parcheggiatori abusivi e aree di sosta da tenere sotto controllo e lo spaccio di droga durante la movida sullo sfondo dell'agguato ai danni del 36enne Pasquale...

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Un esercito di parcheggiatori abusivi e aree di sosta da tenere sotto controllo e lo spaccio di droga durante la movida sullo sfondo dell'agguato ai danni del 36enne Pasquale Dello Iacolo, gambizzato nella notte fra sabato e domenica a Pozzuoli nei pressi del parcheggio di una discoteca tra via Fascione e via Campana. Dello Iacono è il fratellastro di Pio Aprea alias Piariell, uno dei capi piazza del quartiere di Monterusciello attualmente detenuto, ed è ritenuto un personaggio emergente nel frammentario scenario camorristico puteolano in continua evoluzione dopo i recenti arresti, i pentimenti e le condanne all'ergastolo per i boss Gennaro Longobardi e Gaetano Beneduce. In particolare i recenti arresti per estorsione ai danni del clan di Ferdinando Aulitto avrebbero lasciato ulteriore spazio al 36enne, nel 2011 arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso e nel 2016 finito in manette insieme ad altre 45 persone durante l'operazione Iron Men che smantellò tre gruppi criminali che dal 2010 si sono mossi per nome e per conto del clan Longobardi-Beneduce: per quella vicenda è stato condannato in primo grado a 10 anni di carcere.

 
Dunque ci sono lo spaccio di sostanze stupefacenti e il controllo dei parcheggi tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri che hanno ascoltato il 36enne contro il quale due uomini in sella a una moto di grossa cilindrata, poco dopo la mezzanotte di domenica, hanno esploso quattro colpi di pistola ferendo di striscio anche un giovane che si stava recando in discoteca. Il ragazzo, napoletano, è stato portato al pronto soccorso del San Paolo. Guarirà in cinque giorni. Dello Iacolo, da parte sua, è stato colpito ad entrambe le gambe, riuscendo comunque a dirigersi da solo al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie da dove è stato dimesso all'alba. Ai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Pozzuoli ha raccontato di aver visto un uomo puntargli una pistola contro e sparare senza motivo. Una versione che non ha convinto gli inquirenti: chi ha sparato non lo ha fatto per uccidere ma per lasciare il segno, forse per punire uno sgarro o lanciare l' avvertimento giù le mani da droga e abusivi della sosta.


Questi ultimi rappresentano infatti un esercito che sfiora le cento unità, che marcano le zone della movida sul porto di Pozzuoli, in via Campi Flegrei, a via Napoli, Arco Felice a Lucrino, in Via Campana, via Fascione, via Montenuovo Licola Patria e all'esterno di pub, pizzerie e discoteche. Migliaia di euro a sera con tariffe che vanno da un euro fino a cinque, nei pressi delle discoteche e nelle zone calde della movida. Parcheggiatori abusivi che sono presenti anche ai mercati settimanali di Toiano e Monterusciello, agli imbarchi e nei pressi degli uffici pubblici, in alcuni casi direttamente stipendiati dai clan o tenuti a versare una tassa come avveniva nei pressi dei locali della movida di via Campi Flegrei dove gli abusivi erano costretti a pagare al clan fino a 250 euro a settimana pena aggressioni e la cacciata. Per quello finirono in manette quattro persone, tra cui il fratellastro di Pasquale Dello Iacolo, denunciati da un abusivo. Pestaggi e violenze che non hanno risparmiato nemmeno le donne, come nel caso di una 38enne che faceva la parcheggiatrice abusiva nei pressi di un locale, più volte avvicinata e oggetto di intimidazioni da parte degli uomini del clan Ferro. Donne che in alcuni casi sono state anche utilizzate per sostituire gli uomini colpiti da Daspo o per fare la spola per nascondere il denaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino