Il montepremi del gran premio Lotteria di Agnano è stato pesantemente decurtato: si passa da 825mila euro del 2018 ai 603mila euro di quest'anno. Il taglio del Lotteria...
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Con i tagli penalizzate pesantemente le scuderie della Campania, regione in cui il trotto è fonte di reddito, per migliaia di addetti. Sul piede di guerra anche i sindacati dei dipendenti di Agnano (circa cento compresi quelli giornalieri) preoccupati che al taglio del montepremi possa seguire un taglio delle risorse destinate alla gestione dell'ippodromo, visto che il Mipaaft oggi sembra non fare differenza tra ippodromi dove si corre solo e impianti, come Agnano, che sono anche centri di allenamento. La Slc-Cgil, la Fisascat Cisl e la Uilcom-Uil hanno chiesto al ministro Centinaio una convocazione. Tra l'altro i sindacati scrivono: «La ridistribuzione delle risorse non appare logica se si riequilibra penalizzando la parte più produttiva del settore». E il deputato Paolo Russo, responsabile del dipartimento Sud di Forza Italia, ne fa un caso politico. «Invece di potenziare l'eccellenza - spiega Russo in un comunicato - si tagliano corse e montepremi senza che siano noti i parametri che hanno portato all'illogica decisione. Trasferire risorse dalla Campania al Veneto è un segnale al quale il mondo dell'ippica saprà rispondere con fermezza».
Oltre ad un Lotteria più povero (confermata la data del primo maggio anche se capita di mercoledì) ad Agnano al momento non sono stati assegnati nemmeno il Derby e il premio Mipaaft che l'anno scorso gli erano stati assegnati “temporaneamente”, visto che Milano e Roma, con lo smantellamento di San Siro e Tordivalle, non hanno per il trotto impianti dotati di illuminazione. I dirigenti del ministero dell'Agricoltura hanno deciso che verranno assegnati all'ippodromo (tra quelli dotati di una pista di mille metri e dell'impianto di illuminazione) che presenterà il miglior piano pubblicitario e un'offerta economica da aggiungere al montepremi. E c'è il rischio che i due gran premi probabilmente faranno rotta al Nord, a Torino o in Veneto, a Treviso.
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Il Mattino