Arzano, sfida alle cosche: adesivi anticamorra su vetrine, bar e palazzi

Arzano, sfida alle cosche: adesivi anticamorra su vetrine, bar e palazzi
Un adesivo contro la camorra, distribuito dal Comitato di Liberazione dalla camorra a nord di Napoli adottato dai commercianti di Arzano. Un quadratino da incollare sulle vetrine...

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Un adesivo contro la camorra, distribuito dal Comitato di Liberazione dalla camorra a nord di Napoli adottato dai commercianti di Arzano. Un quadratino da incollare sulle vetrine dei negozi, sugli ingressi delle abitazioni e nei luoghi di ritrovo dei giovani proprio in questa città, dove un paio di settimane fa i killer della camorra sono entrati in azione al Roxy Bar, per uccidere Salvatore Petrillo (morto dopo quattro giorni di agonia) e i suoi due guardiaspalle, uno dei quali ancora in pericolo di vita, e ferendo due brave persone che si sono trovate loro malgrado nel mirino degli assassini.

Nel logo del Comitato c'è scritto «O si è contro la camorra o si è complice». Una dichiarazione, seppure stampata, di appartenenza alla società civile, che costituisce un'arma fondamentale per spazzare via il pesante gioco della criminalità organizzata. E ieri mattina, nella centralissima via Napoli, una lunga strada che di fatto è il centro commerciale delle città per la presenza di decine e decine di negozi, i rappresentanti del Comitato, il senatore Sandro Ruotolo che con don Maurizio Patricielli da dato vita a questa nuova aggregazione, accompagnato da Mimmo Rubio giornalista locale sotto scorta perché minacciato dalla camorra, con il comandante della polizia municipale Biagio Chiariello, «armati» di volantini e adesivi hanno incontrato commercianti, passanti e automobilisti, «attratti» dalla presenza del senatore Sandro Ruotolo.

Il gruppo, ha spiegato il perché della nascita di questo Comitato, le sue finalità, tra cui l'ascolto dei territori, il «farsi sentire» con più forza dalle autorità, e soprattutto la presenza costante accanto a chi subisce la camorra e a chi invece la combatte e troppo spesso resta da solo. Più che un flash mob, è stato un porta a porta, dove metterci la faccia e ascoltare le persone. Tra queste molte madri che hanno raccontato ai rappresentanti del Comitato la loro preoccupazione per gli ultimi sanguinosi episodi, confidando che non fanno uscire di casa i loro figli per timore di sparatorie e agguati. Una società civile sotto stress, schiacciata dalla paura e dalle manifestazioni di «mala onnipotenza» della camorra di Arzano che è davvero temibile e sfrondata.

Oltre al logo adesivo, sono stati distribuiti anche i volantini sui quali è stata stampata una lista di richieste del Comitato quali l'installazione e l'attivazione della videosorveglianza, il rafforzamento degli organici delle forze dell'ordine e l'avvio di un intervento profondo di bonifica nei rioni di edilizia popolare diventati veri e propri fortini dei clan. «Occorre parlare agli indifferenti e incoraggiare chi ha legittimamente paura ha detto Sandro Ruotolo sorseggiando il caffe nel Roxy Bar - Arzano come Caivano, Afragola e gli altri Comuni della Città metropolitana di Napoli vivono uno stato d'assedio da parte di gruppi e sottogruppi della camorra che con le loro azioni violente minacciano la convivenza civile e la democrazia. Per questo ha concluso il senatore è fondamentale esserci, presidiare i territori con iniziative come quella di oggi, ma anche con incontri in negozi, al mercato, nelle chiese, nelle scuole. Dobbiamo fare rete contro la camorra. Per aderire si può contattare il comitatoliberazionenordnapoli@gmail.com.
 

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Il Mattino