Asìa Napoli, la rivolta delle associazioni: «Il presidente De Marco va rimosso»

Asìa Napoli, la rivolta delle associazioni: «Il presidente De Marco va rimosso»
Maria De Marco è stata appena nominata presidente di Asìa, ma potrebbe essere già in bilico. Da consigliera dell'ottava municipalità...

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Maria De Marco è stata appena nominata presidente di Asìa, ma potrebbe essere già in bilico. Da consigliera dell'ottava municipalità (Scampia-Piscinola-Marianella-Chiaiano) a numero uno dell'azienda partecipata comunale, che si occupa della raccolta e gestione dei rifiuti. Sembrerebbe che per la De Marco possa scattare l'incompatibilità. A chiedere la revoca è la rete di associazioni «Insieme per Napoli», che si rifà al regolamento approvato il 15 maggio 2014 dal Consiglio comunale (prima consiliatura de Magistris).


Il provvedimento fu redatto da parte dell'allora maggioranza ribelle, che voleva regolare nomine, designazioni e revoche dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e società. L'articolo 4 (cause di incompatibilità e di esclusione) alla lettera «h» chiarisce, che è incompatibile «chi ricopre la carica di consigliere comunale, assessore, presidente e consigliere di Municipalità nel Comune di Napoli». Quest'ultimo il caso della De Marco, candidata nel 2016 come presidente a Scampia, alla guida delle liste di de Magistris, sconfitta da Apostolos Paipais (candidato del Pd). La De Marco in qualità di candidato presidente uscito sconfitto dalle urne è comunque entrata in consiglio municipale, all'opposizione, presidente del gruppo demA.

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«Il Comune di Napoli - spiega il portavoce delle associazioni Gaetano Brancaccio - revochi in autotutela la nomina di De Marco non solo perché contraria al Testo Unico degli Enti Locali, all'articolo 63., ma anche perché la nomina è impossibilitata ed esclusa dal vigente regolamento del Comune di Napoli, incorrendo in chiare ipotesi di incompatibilità ed esclusione, oltre ad essere priva dei richiesti profili di professionalità così come previsto dagli articoli 1 e 3 del regolamento nomine del Comune di Napoli». Le associazioni puntano il dito contro la De Marco, anche se ci tengono a far sapere «che non c'è nulla di personale sulla persona». L'affondo arriva quando si parla del curriculum della neo presidente Asìa. «Al primo comma dell'articolo 3 si specifica - sottolinea la rete Insieme per Napoli - come i rappresentanti del Comune negli enti, nelle aziende, nelle società ancorchè consortili e nelle istituzioni devono possedere una competenza tecnica, giuridica o amministrativa adeguata. Dunque i rappresentanti devono essere scelti considerando le qualità professionali e le competenze risultanti da esperienze professionali».

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I vertici della municipalizzata, tra le più strategiche delle società in house del Comune, sono stati individuati dopo una call pubblica, alla quale hanno partecipato in 43: 40 laureati e 3 in possesso del diploma, fra i quali c'è anche De Marco. La consigliera municipale non ha esperienza specifica nel settore, come si evince dal suo curriculum. In passato ha lavorato come assicuratrice, distributrice di pasti per le mense scolastiche, venditrice di dolciumi e decoratrice di torte. Oltre ad essere stata docente presso corsi organizzati dal ministero per le Pari Opportunità e coordinatrice di attività ludiche per bambini ospedalizzati. Le esperienze in politica partono da lontano. Nel 2006 si candida al Consiglio comunale con i Ds, ma non riesce ad essere eletta; incassa però un posto da assessore alla cultura a Scampia. Alle regionali 2010, tenta la stessa fortuna con Sel, ma il risultato è lo stesso. Si impose il centrodestra di Caldoro. Nel 2011 ci riprova al Comune, con una lista a sostengo di Mario Morcone. Entra poi in demA e si candida alla presidenza dell'ottava Municipalità. Esce sconfitta, ma con uno scranno all'opposizione. Oggi la De Marco si trova a guidare una delle partecipate più sindacalizzate del Comune, oltre che ad affrontare un contenzioso aperto con l'Ente, dall'ex amministratore di Asìa Francesco Iacotucci. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino