Congresso Dema: sindaco presidente, Panini eletto responsabile nazionale

Congresso Dema: sindaco presidente, Panini eletto responsabile nazionale
Si è conclusa con l'elezione del presidente, del responsabile nazionale e dei componenti del coordinamento la due giorni di assemblea congressuale del movimento Dema a...

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Si è conclusa con l'elezione del presidente, del responsabile nazionale e dei componenti del coordinamento la due giorni di assemblea congressuale del movimento Dema a Napoli. Dopo l'appuntamento di ieri al cinema Modernissimo, con la partecipazione di movimenti e realtà di base di tutta Italia, di sindaci ed esponenti politici nazionali ed europei, oggi gli iscritti si sono riuniti alla Domus Ars per l'elezione degli organismi di Dema. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è stato eletto per acclamazione presidente, mentre Enrico Panini ricoprirà il ruolo di responsabile nazionale del movimento.


I membri eletti nel coordinamento di Dema sono Geppino Aragno, Alessandra Clemente, Marco Cocifoglia, Claudio de Magistris, Maria De Marco, Luigi Felaco, Egidio Giordano, Giovanni Grilli, Chiara Guida, Simonetta Marino, Enrico Panini, Paola Pastorino, Carmine Piscopo, Carmine Sgambati e Flavia Sorrentino. «L'assemblea di Dema è stata una grande prova di crescita e di maturità», ha spiegato il neo presidente di Dema, Luigi de Magistris. «Abbiamo la consapevolezza di quanto sia giusto aprire oggi una fase nuova - ha aggiunto - con tutti i rischi e le opportunità ma anche con la passione che ci contraddistingue.

Adesso si apre la fase della costruzione della dirigenza politica: oggi abbiamo messo un primo tassello ma, tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, oltre 50 persone entreranno a far parte dei nostri organismi dirigenti. Fino ad ottobre, porteremo avanti un congresso itinerante, che toccherà i luoghi che più potranno soffrire gli effetti del contratto di diritto privato di Lega e Movimento 5 Stelle. Ci poniamo come alternativa a questo governo che non ci piace per nulla, andando oltre la sinistra. Noi non parliamo soltanto alla sinistra, infatti il nostro campo sarà molto più grande, orientato verso l'inclusione e l'unità».
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Il Mattino