Il biglietto venduto a bordo dei bus Anm o nelle stazioni di metro e funicolari costerà 1,50 euro, non 1,30 euro, come inizialmente previsto. Dal 15 novembre, ad ogni...
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Un dispositivo già utilizzato, al momento, sull’Alibus che collega piazza Garibaldi all’aeroporto di Capodichino e che sarà esteso, il prima possibile, sui bus per l’hinterland, prima di approdare anche in città. È quanto prevede la proposta di accordo presentata dal Comune e dall’Anm ai sindacati. Manca ancora la firma, ma, a parte qualche dubbio, sul documento c’è un’intesa di massima. I sindacati hanno chiesto un regolamento di comportamento per dare la giusta informazione agli utenti sulle corrette condizioni di vendita. Sia sui tagli delle banconote ammissibili. Ma anche affinché il servizio a bordo non diventi una scusa per non fare il biglietto, accalcandosi attorno all’autista quando sale il controllore.
La vendita del ticket a bordo, dunque, salvo proroghe, dovrebbe partire a metà novembre e coinvolgerà tutto il personale diretto: conducenti, macchinisti e operatori di stazione. A bordo dei bus i ticket saranno venduti ai capolinea, prima della partenza, e alle pensiline, durante le fermate, ma non con il pullman in movimento. All’interno delle stazioni del metrò Linea 1 e delle funicolari, invece, «nell’area prossima ai varchi d’ingresso». La novità principale della bozza di accordo riguarda il sovrapprezzo. «Alla partenza sperimentale del progetto – è scritto nel documento – a fronte dell’attuale costo di 1,10 euro del biglietto di corsa singola aziendale Urbano Napoli, il prezzo di vendita diretta è di 1,50 euro, comprensivo della maggiorazione di 0,40 euro».
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