Babygang, scuole in campo con un nodo blu contro il bullismo

Babygang, scuole in campo con un nodo blu contro il bullismo
Un flash mob collettivo per dire no al bullismo e sì alla costruzione di autentiche relazioni solidali. Protagonisti gli alunni di cinque istituti comprensivi di San...

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Un flash mob collettivo per dire no al bullismo e sì alla costruzione di autentiche relazioni solidali. Protagonisti gli alunni di cinque istituti comprensivi di San Giorgio a Cremano che hanno partecipato alla seconda giornata contro il bullismo e il cyberbullismo che il Miur ha istituito lo scorso anno per sensibilizzare al fenomeno la società civile. Gli oltre tremila studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, a cui si è aggiunto anche il Liceo don Milani di Napoli, hanno annodato piccoli scampoli di tessuto blu unendoli in un unico, lungo nastro a simboleggiare un grande abbraccio collettivo contro il fenomeno definito oggi dagli stessi bambini 'una malattia da curare'. «Il bullismo spezza i rami più belli che un ragazzo o una ragazza possiede e la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci», ha detto il sindaco Giorgio Zinno. «Abbiamo il dovere di contrastare questa forma di sopruso attraverso la condivisione, l'aggregazione e la cultura». L'esperienza di sensibilizzazione che si è svolta nelle scuole a causa delle avverse condizioni meteo è stato il primo evento di un' intera giornata dedicata al contrasto al bullismo organizzata dall'amministrazione comunale e dal Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine. Alle 17.30 nella biblioteca 'Padre Alagì in Villa Bruno è in programma un incontro dibattito rivolto agli adulti, genitori e studenti delle scuole superiori dal titolo 'Bullo non è Bellò al quale prenderà parte Maria Luisa Iavarone, la madre di Arturo il ragazzino accoltellato da una baby gang a Napoli.
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Il Mattino