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Non c'è pace per il quartiere Barra. Dopo l'incendio del campo rom e lo scandalo dei rifiuti tossici interrati durante la notte a tenere banco ora è l'allarme rosso lanciato dai contadini della zona che hanno segnalato la presenza di una enorme colonia di topi che sta letteralmente divorando i raccolti "visitando" i campi uno dopo l'altro. Nei campi completamente devastati dal passaggio dei ratti tutto quello che resta sono le radici delle piantine che stavano crescendo e le mini-orme lasciate da migliaia e migliaia di zampette fameliche.
«Ormai non è rimasto quasi più niente - la denuncia dei contadini di Barra - e quel poco che ancora resiste non sarà risparmiato dalla furia dei topi che stanno mangiando praticamente ogni cosa. Mettere il veleno è praticamente inutile visto che si tratta di migliaia di animali che di notte escono dalle loro tane e assaltano le semine e le piantine in crescita. Faremo immediata denuncia all'Asl proseguono i coltivatori - perchè questa situazione rischia di peggiorare. A poca distanza ci sono abitazioni e in qualche caso già è stata segnalata la presenza di topi che risalgono i balconi e si intrufolano nelle case alla ricerca di cibo».
I campi più colpiti dalla piaga dei topi sono quelli situati proprio a ridosso del campo rom andato a fuoco a metà agosto e immediatamente sgomberato. Con lo svuotamento totale del campo i ratti hanno trovato terreno fertile per la loro espansione demografica.
«Ormai ci sentiamo come una periferia del terzo mondo - denuncia Ciro Borrelli di Nazione Napolitana Indipendente - costretti a lottare contro i topi per il cibo. Viviamo una situazione indegna di un paese civile e dobbiamo questo disastro alle nostre istituzioni che hanno preferito non ascoltare gli appelli dei cittadini che chiedevano interventi per scongiurare catastrofi come queste. Ci chiediamo - continua Borrelli - chi risarcirà i contadini che hanno subito la distruzione totale del loro raccolto. Di sicuro non ne risponderà chi in tutti questi anni si è girato dall'altra parte di fronte ai problemi che continuavamo e continuiamo a segnalare ogni giorno. E i topi non sono i soli artefici della rovina dei coltivatori di questa zona di Napoli. Solo dopo le nostre proteste - ha continuato il numero uno di Nazione Napolitana Indipendente - si sono decisi a intervenire per spegnere le fiamme nel campo rom che andava a fuoco. Le fiamme hanno distrutto ettari di coltivazioni di pomodori, annerendoli completamente e rendendoli praticamente immangiabili, con danni da migliaia di euro».
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Il Mattino