L'inviata della Rai assolta dall'accusa di aver calunniato Scamarcio

L'inviata della Rai assolta dall'accusa di aver calunniato Scamarcio
«Non ha calunniato Scamarcio». Si è conclusa con un'assoluzione dall'accusa di avere calunniato l'attore pugliese la vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti...

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«Non ha calunniato Scamarcio». Si è conclusa con un'assoluzione dall'accusa di avere calunniato l'attore pugliese la vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti Riccardo Scamarcio e l'inviata della trasmissione di Rai1 «La vita in diretta» Barbara Di Palma.




"Non ho detto una bugia e nella denuncia ho raccontato esattamente come sono andati i fatti quella sera di ottobre del 2007. Per questo sono stata assolta", dice la giornalista, che aggiunge: "Scamarcio nega quanto riferito anche da un testimone del Pm, un bodyguard della discoteca in cui è accaduto l'episodio, che ha detto di averlo visto 'allungare un braccio e con la mano aperta abbassare la telecamera per impedire la registrazione', telecamera che io avevo in mano. In conseguenza di quel gesto - ribadisce - sono caduta".



La giornalista ha sempre dichiarato che l'attore aveva afferrato la telecamera che lei teneva in mano e che, come conseguenza, era caduta. Affermazioni confermate dai testimoni in udienza. Fatti che hanno portato alla sentenza di assoluzione. L'attore sentito durante il processo ha insistito nel negare questa circostanza e chiesto un risarcimento stratosferico non commisurandolo ad alcun danno reale, come poi ha ammesso a domanda specifica dei difensori della di Palma. Sempre in aula, Laura Chiatti, anche lei presente quella sera, ha confermato che l'attore non gradiva essere ripreso.



Gli avvocati Lelio Della Pietra e Mario Mele, difensori di Barbara di Palma - si legge in una nota - "si ritengono soddisfatti della loro istruttoria dibattimentale che dopo tanti anni ha fatto luce sulla vicenda".
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Il Mattino