Dieci mesi per trasmettere le carte da Napoli a Roma, destinazione Cassazione; nove mesi per fissare un'udienza, quando ormai i termini sono scaduti e un presunto boss...
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Ma proviamo a ripercorrere le tappe di questa storia: in primo grado Rullo viene assolto e scarcerato dall'accusa di aver consumato un'estorsione facendo leva sul proprio presunto spessore criminale; in appello viene invece condannato a dieci anni, quanto basta a far scattare un ordine di arresto: è il 26 ottobre del 2017 quando il blitz dei carabinieri consente di stanare a Itri il presunto boss dell'Alleanza di Secondigliano. Ma Rullo non ci sta e ricorre per Cassazione per ottenere l'assoluzione: gli atti arrivano a Roma nel luglio del 2018, una decina di mesi dopo la condanna in appello; e a Roma i giudici impiegano nove mesi per fissare l'udienza a carico di Rullo: viene indicata la data del 26 aprile del 2019, quando ormai i termini sono scaduti. Inevitabile la contromossa della difesa che ottiene la scarcerazione di Rullo dai giudici del Riesame di Napoli che, dal canto loro, non possono fare altro che registrare la decorrenza dei termini di fase. E a Napoli c'è rabbia, anche per il presunto spessore del personaggio, in una fase di particolare fibrillazione dei clan che si contendono a colpi di sparatorie e omicidi pezzi di territorio su cui imporre le proprie regole. Pochi giorni fa il delitto di San Giovanni a Teduccio (quello consumato alle 8.45 di fronte alla scuola Vittorino da Feltre) è stato solo l'ultimo capitolo di una guerra che vede in campo i Rinaldi (a loro volta spalleggiati da quelli dell'Alleanza di Secondigliano) contro i Mazzarella. Arresti eccellenti e scarcerazioni silenziose, incubo faida nel centro cittadino. Ed è proprio da una delle inchieste più recenti che emergono gli elementi utili alla Procura a mettere una toppa a probabili errori o dafaillances commessi altrove, nel passaggio delle carte da una sezione all'altra, da un grado all'altro del processo. Accuse per droga, provvedimento di fermo notificato al presunto boss mentre andava a firmare come sorvegliato speciale, mentre a Napoli ora c'è chi vuole capire come si è arrivati alla decorrenza dei termini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino