Bud Spencer, la statua cerca casa: «Adottiamola a Napoli»

Bud Spencer, la statua cerca casa: «Adottiamola a Napoli»
Riposa in uno studio artistico a Viareggio, la statua blu ad altezza naturale di Bud Spencer, prima collocata dal Comune sul lungomare di Livorno, per ricordare i film cult girati...

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Riposa in uno studio artistico a Viareggio, la statua blu ad altezza naturale di Bud Spencer, prima collocata dal Comune sul lungomare di Livorno, per ricordare i film cult girati in città e in Versilia dall'attore napoletano, e poi rimossa dalla stessa amministrazione per una brutta storia di mancate autorizzazioni e pagamenti non effettuati. Una pastoia burocratica, una vicenda di idee confuse e mala gestione, che ha trasformato un omaggio a un beniamino in un insulto alla sua memoria. Ma ora Napoli potrebbe riscattare l'offesa e restituire dignità all'artista, che è stato anche un grande campione sportivo. Si fa strada l'idea di comprare la statua oggi in deposito e trovargli un posto degno in città, magari nel quartiere natale di Carlo Bud Pedersoli, quella Santa Lucia mai dimenticata dall'attore, scomparso nel 2016 a 86 anni e, oggi, sepolto nel Cimitero del Verano a Roma.


CORTO CIRCUITO
La vicenda della statua a Bud Spencer risale al 2019. Sindaco di Livorno è Filippo Nogarin, del Movimento 5 stelle, eletto nel 2014, primo sindaco della storia della città a non appartenere a un partito di sinistra. A un imprenditore livornese appassionato di cinema, Riccardo Minetti, viene in mente di celebrare due film che l'attore napoletano ha girato in terra toscana. Il primo è Bomber, una pellicola del 1982, con Jerry Calà, diretta da Michele Lupo. Il secondo è Lo chiamavano Bulldozer, del 1978, diretto sempre da Lupo. In entrambi i film, Bud Spencer interpreta il suo tradizionale personaggio ombroso e simpatico, burbero ma dal cuore d'oro, alle prese con lo sport (pugilato e football americano), capace di trasformare combriccole di scalcagnati in campioni senza paura. Film molto popolari, soprattutto tra i giovanissimi, e oggi ricordati per decine di scene e battute da repertorio. Collocata nei luoghi di alcuni ciak, la statua di Bud Spencer avrebbe dovuto costruire un itinerario del cinema popolare in Toscana, per promuoverla come location di eccezione. Della lavorazione della statua viene incaricato Fabrizio Galli, un carrista di Viareggio, che prepara una figura in vetroresina, ad altezza naturale. La statua, infatti, è di oltre un metro e novanta e ripropone esattamente la sagoma dell'attore. L'omone Bud, con il cappello da marinaio, e un giaccone di panno blu, ha le mani in tasca e il volto con un accenno di sorriso. Dà le spalle al mare e guarda dritto la città. La statua viene completata rapidamente e, con una cerimonia a cui partecipano anche le figlie dell'attore, insieme al sindaco, viene collocata non nella zona degli impianti sportivi, dove si immaginava in un primo momento ma sul lungomare, davanti allo scoglio della Regina, sollevando anche molti malumori, sia per la scelta del luogo che per l'opera stessa, che non a tutti piace. Nogarin, però, è deciso e va avanti. Taglia il nastro con parole di grande elogio per la memoria dell'artista. «Da sempre sono un fan di Bud Spencer dichiara Nogarin ad alcuni giornali - ed è importante mantenere la memoria di questo personaggio nel tempo».
 

LA FATTURA
Poi, però, arrivano le elezioni. L'amministrazione cambia di colore, e la nuova non sembra entusiasta di quel monumento inaugurato in fretta dal sindaco uscente. Emerge anche il fatto che l'artista Galli non è stato pagato da nessuno. Né l'imprenditore Minetti né il Comune hanno liquidato la parcella. Inoltre, la voglia di collocare l'omaggio all'attore avrebbe fatto dimenticare alcuni passaggi burocratici: mancate autorizzazioni e nessun via libera ufficiale. La statua, sostanzialmente, sarebbe abusiva. Con la motivazione ufficiale della manutenzione, il monumento viene così rimosso e riconsegnato all'artista, che lo conserva nel suo studio. L'impegno è di mettere a posto le carte, magari trovare un'altra collocazione in città, risolvere la questione del denaro, e riportare l'opera che intanto aveva già attirato migliaia di appassionati per i selfie di rito per strada. «La statua, una volta sistemata, sarà ricollocata da un'altra parte», dicono dal Comune. In realtà da allora non si è mosso più nulla. La statua riposa in un locale, sul lungomare quella sagoma che alcuni ancora cercano, non c'è più, e la vicenda rischia di sprofondare nel dimenticatoio.

LA PROPOSTA


Sono tanti ad essere amareggiati, per come sono andate le cose. Galli, innanzitutto, che non si è visto riconosciuto il suo lavoro né economicamente né moralmente. Ma anche le figlie del grande attore napoletano, e tutto il movimento degli appassionati dei suoi film. Un'amarezza così profonda che si fa strada l'idea di comprare la statua e portarla da Viareggio a Napoli. Ci sta lavorando il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, che insieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli (La Radiazza) lanciano l'idea di una campagna di mobilitazione. «Sarebbe davvero bello dicono i due - se la statua fosse installata a Napoli. Il prossimo autunno proporremo alla nuova amministrazione cittadina di valutare la proposta di dare una casa a Bud Spencer o altrimenti daremo vita a una campagna crowdfunding per acquistarla direttamente noi come cittadini».
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Il Mattino