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La Corte di Appello di Napoli (quarta sezione) ha sostanzialmente confermato le condanne in primo grado inflitte a otto persone ritenute affiliate al clan Marfella quasi tutte condannate per associazione a delinquere di stampo mafioso. I giudici di secondo grado hanno inflitto pene comprese tra 2 e 7 anni di reclusione. Al processo, che ha visto nella veste vittime cinque imprenditori sottoposti alle vessazione degli usurai del clan, si sono costituiti parte civile il Comune di Napoli, SoS Impresa e l'associazione antiracket «Pianura per la Legalità, in memoria di Gigi e Paolo Aps», rappresentati dagli avvocati Alessandro Motta e Alfredo Nello. Gli imputati, ritenuti colpevoli anche di estorsione, si sono resi protagonisti anche dell'acquisizione di attività economiche nel quartiere di Pianura per raggiungere profitti e ingaggiare lo scontro armato contro i nemici del clan Lago.
«Siamo soddisfatti per la conferma in appello delle condanne inflitte in primo grado - dichiara Luigi Cuomo, portavoce dell'associazione antiracket Pianura per la Legalità in memoria di Gigi e Paolo Aps - perché questa sentenza conferma l'importanza della denuncia degli imprenditori che hanno contribuito a liberare le proprie imprese e d il proprio territorio dalla presenza di elementi criminali dannosi per tutta la comunità.
Il Mattino