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Decongestionare i pronto soccorso negli ospedali, garantire l’assistenza socio sanitaria e domiciliare integrata, riequilibrare il rapporto pubblico-privato del servizio sanitario regionale, costruire una medicina territoriale al servizio dei cittadini, adeguare gli organici ai bisogni sanitari reali con un piano straordinario di assunzione a partire dal superamento di tutto il precariato.
Sono questi i punti salienti del referendum lanciato dalla Cisl Campania e dalla Fp Cisl regionale, che sarà presentato mercoledì 6 luglio dalle ore 10 presso l’auditorium isola C/3 del centro direzionale di Napoli.
«Il tema della salute dei cittadini campani – affermano Buonavita e Medici di Cisl - è per la nostra organizzazione tema imprescindibile per le questioni di merito e per il metodo con cui vengono praticate le scelte dalla regione Campania. Il referendum è volto alla rimodulazione della sanità territoriale tenendo in particolare considerazione la cura dei bisogni delle persone più anziane e fragili, e all’attivazione di procedure riequilibranti dell’offerta dei servizi tra il pubblico e il privato per la salute del cittadino. Inoltre è fondamentale la riconsiderazione del fondo nazionale sanitario destinato alla Campania così come è necessario iniziare ad appurare la spesa sanitaria nella sua complessità, a cominciare da tutti i costi che si annidano nella voce beni e servizi per maggiore trasparenza e maggiore rigore nell’utilizzo delle risorse economiche, vigilando perché tutto, a cominciare dagli appalti nella sanità, sia rispettoso delle norme vigenti”.
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Il Mattino