Campania trasporti a secco, rischio crac: debiti per 700 milioni e creditori dietro l’angolo

Circa tremila dipendenti, più di centomila viaggiatori al giorno e una montagna di debiti che i cambi di governance e i piani di risanamento non hanno ancora consentito di...

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Circa tremila dipendenti, più di centomila viaggiatori al giorno e una montagna di debiti che i cambi di governance e i piani di risanamento non hanno ancora consentito di scalare. L’Eav (società di trasporto controllata dalla Regione che ingloba Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania Nordest) vive un altro periodo di tensione, l’ennesimo da quando la crisi di bilancio è scoppiata in tutta la sua evidenza: non si sa quando verranno pagati gli stipendi, non circolano treni in buono stato, mancano i pezzi di ricambio. Lavoratori e passeggeri sono preoccupati: i primi per il loro futuro, i secondi per la qualità del servizio.


Niente di nuovo, se non fosse che stavolta c’è anche una scadenza che incombe: il 31 dicembre. Alla fine del 2015, infatti, scade la moratoria che impedisce ai fornitori che vantano crediti di pignorare i beni dell’Eav. Il presidente De Gregorio, intanto, spera di pagare gli stipendi di novembre entro mercoledì.

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