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Torna in giallo la Campania. Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, ministero della salute e Regioni, il ministro Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che dopo mesi riporta la regione ad un livello di allerta più alto in merito alla situazione dei ricoveri e del numero dei positivi. Del resto proprio oggi il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nella consueta diretta Facebook del venerdì, aveva detto chiaramente che «la situazione non è affatto tranquilla, anche se il governo dice che va tutto bene».
«Ogni giorno registriamo ricoveri, 50-70 pazienti in media. Se i numeri restano questi dovremmo trovare ogni dieci giorni 500 posti letto aggiuntivi. Questo resta un punto di criticità forte», l'analisi.
Non ci sta, De Luca, a quello che definisce «un atteggiamento propagandistico» del governo sul Covid e soprattutto sui provvedimenti presi sulla scuola. Bolla come «offensivo» il ricorso presentato dal governo sulla sua ordinanza che prevedeva la non riapertura delle scuole medie, elementari e materne. «Ci siamo trovati di fronte una posizione incomprensibile e offensiva del governo nazionale rispetto alla Regione Campania - ha sottolineato - Il governo ha impugnato l'ordinanza della Regione Campania sulle scuole alle 22.15 di domenica sera, le scuole si aprivano il lunedì.
E poi ancora: «Per mezz'ora Draghi ha detto quanto fa male la Dad ai ragazzi. E chi ha mai chiesto la Dad in Campania. Qui è il governo che ha sempre chiesto la Dad. In Campania sono 111 i comuni dove non si sono aperte le scuole. In alcune regioni ci sono state ordinanze di chiusura totale ma il governo non ha fatto nulla». De Luca non ci sta a che passi l'idea che il governo ha il «volto dei monaci trappisti» e ribadisce: «Sono un pacifico guerriero ma pretendo lo stesso rispetto e non ho voglia di farmi prendere per i fondelli da nessuno soprattutto se chi paga per decisioni propagandistiche sono i bimbi. È bene fare un bagno di umiltà e atterrare sulla realtà vera, basta propaganda».
«Abbiamo cercato di di non privare i nostri concittadini degli interventi urgenti, le cose che si possono programmare sono state spostate ma non abbiamo intaccato in nulla i servizi urgenti in cardiologia, oncologia, ostetricia. Stiamo cercando di garantire le cose essenziali», avverte De Luca che dice anche che «se stringiamo i denti tra un paio di settimane forse vedremo una via d'uscita da questa emergenza».
Intanto i dati registrano, nelle ultime 48 ore, ancora oltre 20mila positivi e soprattutto venti morti. Secondo il bollettino dell'unità di crisi della Regione Campania sono infatti 20.206 i positivi al Covid - 11.254 positivi all'antigenico e 8.952 al molecolare - su 100.228 test esaminati di cui 59.122 antigenici e 41.106 molecolari. Scende leggermente il tasso d'incidenza che ieri era pari al 23,26% ed oggi è 20,16%. Venti i decessi nelle ultime 48 ore; 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri. Negli ospedali resta stabile la situazione nelle terapie intensive con 79 posti letto occupati; continuano a salire invece i ricoveri in degenza con 1191 posti letto occupati (+37 rispetto a ieri).
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