Campi estivi a Napoli, il pasticcio del Comune: «Niente fondi, anzi sì»

Campi estivi a Napoli, il pasticcio del Comune: «Niente fondi, anzi sì»
«A causa della mancata assunzione in tempo utile dell'impegno della spesa necessaria per lo svolgimento delle attività estive, l'avvio delle stesse non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«A causa della mancata assunzione in tempo utile dell'impegno della spesa necessaria per lo svolgimento delle attività estive, l'avvio delle stesse non potrà avvenire in data 13 giugno, ed è pertanto rinviato a data da destinarsi». Con queste poche righe la dirigente del Servizio politiche per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Napoli ha comunicato con una nota che i campi estivi non sarebbero partiti, come previsto, nella giornata di lunedì. La comunicazione è arrivata venerdì ai centri diurni polifunzionali per i minori. Nella mattinata di ieri, poi, ecco una dura nota del consigliere di opposizione Catello Maresca pronto a denunciare il caso: «È gravissimo». Nel primo pomeriggio da Palazzo San Giacomo annunciano che il problema è praticamente risolto: «Lunedì i campi estivi per i minori disagiati possono partire regolarmente come previsto dal progetto». Giornate di ordinaria follia a Palazzo San Giacomo. 

Cosa era successo? Dall'assessorato al Welfare spiegano che la comunicazione del rinvio della partenza dei centri estivi era stata inviata perché mancava ancora la firma della ragioneria. Una sigla fondamentale per far diventare operativo il finanziamento messo in campo. Dall'assessorato al Bilancio retto da Pierpaolo Baretta - in queste ore è alle prese con il complesso bilancio previsionale - assicurano che la sigla sia arrivata proprio venerdì sera. Ieri mattina, così, i due assessorati si sono raccordati e al Municipio ci si è messi a lavoro per superare il problema. Insomma un corto circuito burocratico che pare proprio ieri si sia incanalato verso la risoluzione, tanto che l'assessore Luca Trapanese annuncia: «Lunedì i centri partiranno». «Sul piano contabile, la ragioneria - spiega Trapanese - ha dovuto perfezionare il procedimento avviato dagli uffici dell'area Welfare. Tra i dirigenti dei due settori si è lavorato in piena sintonia». Saranno circa 1.200 i bambini che parteciperanno ai campi estivi che dureranno cinque settimane, una in più rispetto all'anno scorso. Inoltre la prossima settimana partiranno anche i laboratori di educativa territoriale che coinvolgeranno circa 1.700 bambini. D'altro canto, però, dall'opposizione Catello Maresca ammonisce: «Ci sono molti operatori che ci chiedono cosa dovranno fare lunedì, se potranno iniziare davvero i campi estivi o meno. Comunque - aggiunge - siamo soddisfatti che il nostro sollecito ha portato ad una soluzione della vicenda». In effetti nella mattinata di ieri l'esponente del centrodestra aveva diramato una nota molto dura: «Le tante strutture che tolgono letteralmente i ragazzi dalla strada, resteranno chiuse. Questo provoca due effetti nefasti: la mancata assistenza a mamme e papà che lavorano e un ulteriore rischio per la sicurezza perché tanti ragazzi difficili che dovranno trovare altre occupazioni per impegnare la loro giornata». 

Pericoli che sembrano scongiurati visto che a Palazzo San Giacomo assicurano che il progetto partirà. Giuliano Annigliato di Essere Napoli, però, stuzzica comunque il Municipio: «Mentre il Comune si nasconde dietro i ritardi della ragioneria noi rispettiamo la partenza dei campi estivi e dal 13 giugno al Lido Fortuna regaliamo a 80 figli di questa città meno fortunati momenti di spensieratezza». Ieri, intanto, in piazza Municipio c'è stato anche un flash mob per chiedere l'accesso libero alle spiagge cittadine contro la proposta di reintrodurre il numero chiuso alla spiaggia delle Monache. Gli attivisti di Potere al Popolo si sono presentati sotto Palazzo San Giacomo con ombrelloni, costumi, e gonfiabili: «Tornare al numero chiuso alla spiaggia delle Monache, unico tratto di litorale libero, significa negare il mare alla città. Chi non riuscirà a prenotarsi in tempo, sarà costretto a pagare una media giornaliera che va dai 18 ai 27 euro per un lido privato», dice il leader cittadino di Potere al Popolo Gianpiero Laurenzano. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino