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«A causa della mancata assunzione in tempo utile dell'impegno della spesa necessaria per lo svolgimento delle attività estive, l'avvio delle stesse non potrà avvenire in data 13 giugno, ed è pertanto rinviato a data da destinarsi». Con queste poche righe la dirigente del Servizio politiche per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Napoli ha comunicato con una nota che i campi estivi non sarebbero partiti, come previsto, nella giornata di lunedì. La comunicazione è arrivata venerdì ai centri diurni polifunzionali per i minori. Nella mattinata di ieri, poi, ecco una dura nota del consigliere di opposizione Catello Maresca pronto a denunciare il caso: «È gravissimo». Nel primo pomeriggio da Palazzo San Giacomo annunciano che il problema è praticamente risolto: «Lunedì i campi estivi per i minori disagiati possono partire regolarmente come previsto dal progetto». Giornate di ordinaria follia a Palazzo San Giacomo.
Cosa era successo? Dall'assessorato al Welfare spiegano che la comunicazione del rinvio della partenza dei centri estivi era stata inviata perché mancava ancora la firma della ragioneria. Una sigla fondamentale per far diventare operativo il finanziamento messo in campo. Dall'assessorato al Bilancio retto da Pierpaolo Baretta - in queste ore è alle prese con il complesso bilancio previsionale - assicurano che la sigla sia arrivata proprio venerdì sera. Ieri mattina, così, i due assessorati si sono raccordati e al Municipio ci si è messi a lavoro per superare il problema. Insomma un corto circuito burocratico che pare proprio ieri si sia incanalato verso la risoluzione, tanto che l'assessore Luca Trapanese annuncia: «Lunedì i centri partiranno». «Sul piano contabile, la ragioneria - spiega Trapanese - ha dovuto perfezionare il procedimento avviato dagli uffici dell'area Welfare.
Pericoli che sembrano scongiurati visto che a Palazzo San Giacomo assicurano che il progetto partirà. Giuliano Annigliato di Essere Napoli, però, stuzzica comunque il Municipio: «Mentre il Comune si nasconde dietro i ritardi della ragioneria noi rispettiamo la partenza dei campi estivi e dal 13 giugno al Lido Fortuna regaliamo a 80 figli di questa città meno fortunati momenti di spensieratezza». Ieri, intanto, in piazza Municipio c'è stato anche un flash mob per chiedere l'accesso libero alle spiagge cittadine contro la proposta di reintrodurre il numero chiuso alla spiaggia delle Monache. Gli attivisti di Potere al Popolo si sono presentati sotto Palazzo San Giacomo con ombrelloni, costumi, e gonfiabili: «Tornare al numero chiuso alla spiaggia delle Monache, unico tratto di litorale libero, significa negare il mare alla città. Chi non riuscirà a prenotarsi in tempo, sarà costretto a pagare una media giornaliera che va dai 18 ai 27 euro per un lido privato», dice il leader cittadino di Potere al Popolo Gianpiero Laurenzano.
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