Caos refezione a Napoli, nuovo scontro su menu e contributi

Caos refezione a Napoli, nuovo scontro su menu e contributi
Doveva essere tutto risolto e invece i problemi nel settore della refezione scolastica continuano a esserci. Sia nelle Municipalità dove il servizio è partito...

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Doveva essere tutto risolto e invece i problemi nel settore della refezione scolastica continuano a esserci. Sia nelle Municipalità dove il servizio è partito lunedì scorso, sia in quelle dove sta inizierà questa settimana, decine di genitori segnalano disservizi e difformità. A due mesi dall'inizio dell'anno scolastico, la Municipalità 5 (Vomero-Arenella) è stata la prima a proporre dal 6 novembre i pasti agli alunni delle scuole dell'infanzia comunali e dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali preparati dalla ditta Sodexo Italia. Qui il problema è legato alle diete speciali: alcune famiglie degli istituti «Piscicelli» ed «E.A. Mario» segnalano l'assenza di menu speciali per i loro figli che soffrono di patologie, allergie e intolleranze alimentari. I bimbi sono quindi a digiuno e non è stato ancora comunicato da quando saranno forniti i pasti regolari. Tutto nella norma alla Municipalità 3 (Stella-San Carlo Arena) e nella Municipalità 2 (Avvocata-Montecalvario-Mercato-Pendino-Porto-San Giuseppe) dove è già iniziato lunedì scorso nelle scuole comunale e partirà oggi in quelle statali.


Tutte le altre Municipalità invece inizieranno da oggi in poi, ad eccezione della Municipalità 6 (Ponticelli-Barra-San Giovanni a Teduccio). La gara qui non si è ancora conclusa per «alcune difformità presenti nella documentazione consegnata dalla ditta aggiudicataria. Non sappiamo ancora i tempi ma potrebbe slittare ancora di alcune settimane» spiega Gianluca Maglione, vicepresidente del parlamentino di Napoli Est. 
 

Altro problema che sta sorgendo lì dove il servizio inizierà in settimana è di tipo economico. La quota da pagare per gli asili nido si basa su un contributo stabilito in base all'Isee della famiglia. «Per due giorni fanno pagare un contributo intero mensile» accusa Annibale De Bisogno della Uil Fpl del Comune di Napoli. «In aggiunta a ciò ci saranno alcuni giorni di sciopero del personale, che effettivamente farebbero slittare il numero dei giorni utili per pagare metà cifra. Il Comune deve capire che non può fare cassa con persone bisognose». Sulla quota fissa di 15 euro valida per tutte le classi c'è ancora qualche dirigente che preme per il pagamento immediato paventando un mancato inizio del servizio: l'unico obbligo è l'iscrizione online che deve essere fatta prima dell'inizio della refezione affinché le ditte possano organizzarsi con il numero di pasti effettivi da erogare. Confermata la partenza oggi anche nella Municipalità 1, 4, 8 e 10, mentre nella Municipalità 9 con slittamenti di 1-2 giorni a seconda dell'istituto dovuto alle validazioni delle iscrizioni online. A Pianura però c'è il caso dell'istituto «Falcone» dove ai genitori è stata comunicata una partenza «forse dal 20 novembre per inadempienze economiche di alcune famiglie» racconta Antonella. «È inaudito: abbiamo atteso due mesi e ora il dirigente imputa ai genitori i motivi del ritardo, su un problema che riguarda il Comune e i debitori, e di certo non la scuola». Oggi si inizia anche nella Municipalità 7 (Miano-Secondigliano-San Pietro a Patierno) dove per ora su 200 bambini appena in 54 sarebbero iscritti poiché molte famiglie dubitano della ditta Sirio, rea di due casi di tossinfezioni avvenuti a maggio. Venerdì mattina c'è stato un incontro pubblico in cui il presidente Maurizio Moschetti ha annunciato che «si è deciso di costituire una commissione speciale, composta anche da mamme e docenti, che vigilerà attentamente su tutto il processo di refezione e visiterà il centro di cottura periodicamente».
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Il Mattino