Capodanno a Napoli, ora si tratta: De Luca e Manfredi cauti

Alla fine, anche se i toni si ammorbidiscono, le posizioni rimangono divergenti. Sempre sul Capodanno. Tra il governatore De Luca e il sindaco Manfredi che, giustamente, continua...

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Alla fine, anche se i toni si ammorbidiscono, le posizioni rimangono divergenti. Sempre sul Capodanno. Tra il governatore De Luca e il sindaco Manfredi che, giustamente, continua far notare come i problemi siano altri. A cominciare dal debito di palazzo San Giacomo dove i due pure hanno opinioni diverse su come uscirne.

I rapporti tra i due certo non sono tesi. Anzi. Ma in questi ultimi giorni, da palazzo Santa Lucia si racconta come il governatore soffra la figura di Gaetano Manfredi. Anzitutto perché ha un profilo non solo autonomo ma anche di spessore. Tradotto, vuol dire come non sia un primo cittadino che pende dalle labbra del governatore (stile Salerno, per intenderci), né sia un «nemico» modello De Magistris. Ma questo, visto da certe angolazioni, può essere anche peggio. Perché Gaetano Manfredi non solo ha la naturale attenzione da «royal baby» perché appena insediato ma ha anche uno spessore politico che gli permette di contrattare direttamente con il governo la situazione del debito senza dover passare per Santa Lucia con il cappello in mano. E lì, a Roma, la considerazione su di lui è alta. Molto. Basti pensare come il premier Draghi abbia incontrato, all'indomani delle elezioni, prima l'ex rettore e poi il sindaco di Roma, Gualtieri. E, infine, nella cascata di fondi del Pnrr, la gestione e progettazione è in mano, in particolare, ai comuni senza passare per le Regioni. E non a caso, l'altro giorno, il governatore ha preferito disertare l'evento sui fondi comunitari alla Federico II con i ministri Carfagna e Di Maio.

In mezzo, poi, rimane questa divergenza sul Capodanno che anima i media da giorni in cui i due, De Luca e Manfredi esternano a distanza le loro posizioni divergenti da qualche giorno. Con il governatore che continua ad escludere l'ipotesi di qualsiasi evento in piazza, mentre il sindaco cerca di sviare senza farsi trascinare in questo singolare duello di fine anno. Tutti l'hanno notato e, non a caso, ieri l'ex sindaco di Salerno nel corso della sua diretta settimanale usa toni più morbidi abbandonando la sua naturale ruvidezza. E più che un imperativo sul no agli eventi dell'ultimo dell'anno, usa una raccomandazione. 

«Faccio ancora appello ad evitare assembramenti anche privati, feste, controfeste. Lo dico anche in vista del Natale e del Capodanno. Invito i sindaci a fare valutazioni di grande prudenza in relazione alle feste di Capodanno. Io faccio un invito, poi dipende dalle scelte che fanno le singole amministrazioni comunali in relazione alle feste di Capodanno. Io - aggiunge Vincenzo De Luca - sono per sconsigliare queste feste e adottare una linea di prudenza, ma decidono i singoli comuni quello che vogliono fare, salvo che non ci dovesse essere un aggravamento pesante della situazione epidemica, e in questo caso - però avverte, sottolineando i suoi poteri - decide la Regione con ordinanze vincolanti per tutti. Se la situazione rimane quella di oggi, decideranno nella loro responsabilità le singole amministrazioni comunali. Ripeto, io sono per una linea di prudenza perché diventa impossibile fare controlli a Capodanno».

Infine De Luca spiega: «È chiaro che l'iniziativa in piazza può ridurre le feste private, ma la mia sensazione è che dopo la festa in piazza si fanno anche le feste nei locali e le feste private, per cui raddoppiamo le occasioni di contagio». 

Smorza invece il sindaco di Napoli e fa presente che c'è ancora un mese davanti. «Noi abbiamo previsto sia la possibilità che il Capodanno possa essere fatto in presenza, sia che possa essere solo ripreso dal punto di vista televisivo, quindi questa eventualità è già prevista. Abbiamo un mese davanti e - spiega Manfredi - ovviamente valuteremo l'andamento dei contagi, e in relazione a quella prenderemo delle decisioni appropriate». Lo dice ieri rispondendo a una domanda diretta dei cronisti proprio su De Luca e il suo no a Capodanno. «Abbiamo davanti tante altre scadenze importanti per la gestione dei turisti e per la gestione delle zone affollate della città, su cui già stiamo agendo con ordinanze che cominceranno ad essere effettive dal giorno dell'Immacolata. È chiaro che - rimarca - la nostra priorità è la sicurezza, noi vogliamo garantire la sicurezza, quindi valuteremo in conseguenza di questo le scelte che verranno fatte durante le feste». 

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Il Mattino