Tutti pazzi per Vermeer. Lo sguardo perduto oltre la finestra della «Donna con il liuto» incanta i visitatori di Capodimonte: in mostra da venerdì il quadro...
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Anche Capodimonte, che negli ultimi anni ha visto le sale svuotarsi di visitatori, spera dunque nell'effetto Vermeer. Al dipinto, esposto fino al 9 febbraio 2017 nelle nuove sale - ritinteggiate con i colori del 1850 su volere del nuovo direttore, in un allestimento che racconta il mondo del pittore con un liuto francese della stessa epoca, una viola da gamba, un'antica carta geografica, e in dialogo con quattro preziosi capolavori del museo che ritraggono donne suonatrici, l'«Autoritratto alla spinetta di Sofonisba Anguissola», la «Santa Cecilia in estasi» di Bernardo Cavallino, la «Santa Cecilia al clavicembalo» di Francesco Guarino e la «Santa Cecilia all'organo e angeli musicanti e cantori» - «tocca» il compito di far crescere i visitatori del museo, appena 145.608 fino al 6 novembre scorso. Evento di punta del primo anno del nuovo corso - museo e parco di Capodimonte resi autonomi dalla Soprintendenza, nuova direzione affidata allo storico dell'arte francese Sylvain Bellenger - la mostra «Vermeer. La donna con il liuto» segna anche l'ingresso delle nuove tecnologie nella pinacoteca napoletana: la ARM23 ha sviluppato infatti una applicazione gratuita che consente di scaricare sullo smartphone contenuti audiovisivi sul quadro e sull'artista semplicemente inquadrando il dipinto. Una novità particolarmente apprezzata dai primi visitatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino