Capri. Villa Jovis, la domus caprese dell'imperatore Tiberio, riapre i cancelli dopo una lunghissima chiusura invernale e i lavori di messa in sicurezza. La novità, che...
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Ed il 30 aprile sarà una data da ricordare, perché insieme al sito archeologico più ricco di storia e fascino quale è il palazzo di Tiberio che lo fece costruire nella parte più inaccessibile dell'isola, lo abitò per 11 anni senza mai lasciare Capri, riapre i cancelli anche Villa Lysis. La dimora del Barone Fersen, che dopo averla fatta costruire in stile neoclassico proprio per riecheggiare i fasti della vicina villa Jovis, la dedicò alla Giovinezza d'Amore, e sul frontespizio della villa, che è sorretto da colonne in stile corinzio con tasselli in oro zecchino, fece imprimere la celebre frase «Amori et Dolori Sacrum» facendolo diventare il suo tempio dell'edonismo, frequentato da artisti, intellettuali e scapigliati dell'epoca.Quest'anno la valorizzazione e la custodia di Villa Lysis sono state affidate all'associazione Apeiron, composta da giovani capresi esperti in architettura, antropologia, lettere e storia e gestione dei beni culturali. Primo appuntamento oggi con Panorama Letterario ed un reading tratto dalle opere di Anais Nin ed un suo carteggio con Henry Miller. Importante sarà per le visite dei turisti che vanno alla ricerca dell'altra Capri l'apertura pomeridiana della Certosa di San Giacomo, che è entrata a far parte dell'accordo con il Comune. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino