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A Marano, nella chiesa di Maria Santissima della Cintura e della Consolazione, è stata ricordata la figura di Salvatore Nuvoletta, il carabiniere medaglia d'oro al valor civile ucciso dalla camorra il 2 luglio del 1982. Alla funzione religiosa, celebrata da don Tonino Palmese, hanno partecipato, tra gli altri, il comandante provinciale dell'Arma, generale Giuseppe Canio La Gala, e il prefetto Gerardina Basilicata (entrambi nella foto), neo commissario straordinario del Comune di Marano, sciolto per infiltrazioni camorristiche.
«Salvatore Nuvoletta è l'emblema della responsabilità che si coniuga con la libertà - ha detto durante l'omelia don Tonino Palmese - Come un martire ha dato la sua vita, ma il progetto di cambiamento della società va avanti anche grazie al suo esempio».
«Libertà non è fare ciò che ci pare - ha sottolineato - Bisogna saper decidere, sapere da che parte stare. Salvatore scelse da quale parte stare. Memoria e senso di responsabilità sono valori imprescindibili da trasferire alle giovani generazioni».
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