Circum fuori dai binari a Castellammare, le inchieste sono tre: velocità ridotta per evitare altri incidenti

La tratta è ancora sotto sequestro, i passeggeri devono scendere dal convoglio e proseguire con il bus

Le verifiche sui binari con i periti nominati dalla Procura
Ci sono ancora aspetti da chiarire sull’incidente avvenuto la settimana scorsa all’altezza della galleria di Pozzano, dove un treno della Circumvesuviana è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ci sono ancora aspetti da chiarire sull’incidente avvenuto la settimana scorsa all’altezza della galleria di Pozzano, dove un treno della Circumvesuviana è uscito dai binari, provocando il blocco della circolazione. Ma c’è anche un’intera linea da mettere in sicurezza, per evitare che episodi del genere si ripetano: è la seconda volta in pochi mesi, infatti, che si verifica uno “svio” di un convoglio Circum, con grossi disagi per migliaia di pendolari. Per questo Eav sta studiando interventi di mitigazione del rischio lungo la linea per Sorrento e in particolare proprio nella zona di Pozzano: non è escluso che decida di ridurre la velocità dei mezzi, in attesa del restyling completo della rete, finanziato dal Pnrr ma ancora lontano dal diventare realtà. 

Intanto proseguono i problemi per i pendolari: la tratta è interrotta tra Castellammare di Stabia e Vico Equense ed è sostituita da un servizio automobilistico, con inevitabili, significativi ritardi. Chi da Napoli è diretto verso la costiera sorrentina è costretto a scendere dal treno, salire sul pullman a Castellammare, scendere di nuovo a Vico Equense e poi prendere un altro treno. 

Ieri è stato anche il giorno dei sopralluoghi, delle verifiche e delle inchieste: tre in tutto, due tecniche e una giudiziaria. Quelle tecniche sono condotte dalla stessa Eav e dall’Anfisa (l’agenzia nazionale sulla sicurezza ferroviaria), di quella giudiziaria si occupa la Procura di Torre Annunziata. In mattinata, gli esperti di Eav si sono incontrati con gli ispettori della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime, un organismo del ministero dei Trasporti che si occupa proprio della sicurezza della mobilità pubblica. È in questa circostanza che è emersa la necessità di adottare misure di mitigazione per ridurre il rischio sulla Napoli–Sorrento. Problemi come quelli di Pozzano, con il segnale di “via impedita” e il capotreno costretto a scendere sui binari per capire cosa fosse successo, si verificano con una certa frequenza, tanto è vero che dal Pnrr arriveranno 290 milioni per sostituire il sistema esistente su tutte le linee con un nuovo segnalamento di ultima generazione.

Il contratto per i lavori è stato firmato, i progettisti sono al lavoro, ma intanto bisogna fare qualcosa: Eav ha attivato una consulenza con il Cifi (collegio ingegneri ferroviari italiani) per una supervisione del sistema attuale di circolazione e per accogliere eventuali suggerimenti, ma l’orientamento potrebbe essere una riduzione della velocità dei treni su alcune tratte dell’intera linea. Si tratta, comunque, di ipotesi: gli esperti stanno ancora studiando la questione. «Accertamenti irripetibili», invece, sono quelli effettuati nel pomeriggio di ieri dai periti nominati dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Andreana Ambrosino), che indaga per disastro colposo ferroviario. I tecnici si sono fatti accompagnare dai carabinieri della compagnia di Castellammare nella galleria di Pozzano, dove hanno trovato il treno deragliato giovedì sera e la strada ferrata fuori uso. Hanno fatto foto e rilievi fino a sera, necessari per giungere alla perizia da consegnare alla magistratura. 

A ricevere gli avvisi di garanzia sono stati, finora, il macchinista e il capotreno del convoglio 1195 partito alle 19,30 da Napoli e finito fuori binario un’ora dopo circa: ma i pm, con l’ausilio dei periti, vogliono capire se alla base del presunto errore umano ci siano state anche imperfezioni e carenze della tecnologia. In ogni caso, restano sotto sequestro la linea ferrata e la motrice del treno: il servizio non tornerà regolare prima della fine della settimana.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino