Chiaia, uffici municipalità off limits: telefoni muti per ore e «contatti solo via mail»

Chiaia, uffici municipalità off limits: telefoni muti per ore e «contatti solo via mail»
Inutile chiamare, tanto non risponderà nessuno. Prima municipalità di Napoli, piazza Santa Caterina, una sorta di gioiellino cittadino, a proposito di orari, avvisi...

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Inutile chiamare, tanto non risponderà nessuno. Prima municipalità di Napoli, piazza Santa Caterina, una sorta di gioiellino cittadino, a proposito di orari, avvisi affissi, turnazioni per dipendenti. Un avamposto del Comune, dove non mancano contraddizioni, proprio a proposito dei rapporti con il pubblico. Qui non esistono maneggi e carte false - meglio precisare a scanso di equivoci -, da queste parti non ci sono stati blitz recenti a caccia di carte false, almeno secondo quanto risulta al Mattino. Ma restano alcuni nodi da sciogliere a proposito delle comunicazioni con il pubblico. Impossibile o quasi parlare con un dipendente, un funzionario, un addetto a un servizio pubblico. Praticamente inutile provare a usare uno dei tanti numeri di telefono che sono elencati nella home page della prima municipalità cittadina. Tutti i numeri risultano funzionanti, ma restano muti. Nel senso che non risponde nessuno. Squillano a vuoto. Per ore. Eppure sono indicati nei vari servizi on line, quelli che rimbalzano da una home page alle varie mail di risposta alle sollecitazioni dei cittadini. Numeri di telefono che servono a poco o nulla, almeno secondo quanto risulta ai lettori che hanno scritto in questi giorni al Mattino.

Abbiamo fatto dei tentativi, abbiamo constatato che oggettivamente dall'altra parte del telefono, nessuno risponde alle telefonate in arrivo. Personale sempre impegnato nei rapporti con il pubblico? Possibile, anche al netto del fatto che i rapporti fisici, quelli del pubblico presente all'interno delle stanze di piazza Santa Caterina si sono oggettivamente ridimensionati, all'indomani dell'avvento del covid. Ma andiamo a vedere i numeri a disposizione, a cui nessuno risponde, secondo dei tentativi fatti nel corso della settimana, ovviamente negli orari di ufficio, come appare evidente dagli screen shot del cellulare utilizzato per questo tipo di telefonate: al numero 0817950520 è indicato il centralino; per parlare con qualche impiegato dello stato civile invece bisogna comporre il numero 0817950506. Inutile dire che ci abbiamo provato, ma nessuno ci ha risposto. Poco fortunati anche a chiamare l'ufficio che si occupa di cambi di residenza, dei servizi anagrafici, dal momento che i numeri indicati sono risultati tutti privi di interlocuzione. 

Funziona bene invece il sistema di comunicazioni tramite mail, dal momento che le risposte da parte dei dipendenti della prima municipalità cittadina risultano abbastanza rapide e dettagliate. Un servizio, quello telematico, che risulta al passo dei tempi, dal momento che gran parte delle comunicazioni avvengono a mezzo posta elettronica. Per ogni servizio, qui a Chiaia vengono indicati due indirizzi di posta elettronica: uno per la posta ordinaria, l'altra per gli indirizzi pec, vale a dire la corrispondenza certificata, che ha un preciso valore giurdico. Inutile dire che non tutti i cittadini, specie se più avanti negli anni, hanno la stessa versatilità nelle comunicazioni telematiche. Inutile dire che la maggioranza dell'utenza, specie in alcuni quartieri, è anziana e preferisce i contatti diretti rispetto a quelli filtrati da un account di posta elettronica. Initile dire inoltre che c'è chi preferisce contatti diretti, specie quando sono in gioco aspetti legati alla vita ordinaria, come un cambio di residenza, documento fondamentale per la quantificazione della tassa sui rifiuti (la tari) e per ottenere il diritto (dietro pagamento di 150 euro l'anno al Comune) a parcheggiare la propria auto nelle zone delimitate dalle strisce blu, proprio in relazione proprio al luogo in cui si abita. Vita quotidiana all'ombra di un municipio che si è distinto in questi mesi per le proprie scelte, in materia di governo del territorio. Come è noto infatti la prima municipalità ha risolto il nodo della nomina degli assessori, rispondendo alle esigenze del territorio ma anche agli inviti indirizzati dal sindaco e agli aut aut piovuti dal prefetto e dallo stesso difensore civico della Campania. 

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Il Mattino