Questione di tempo. Dopo l’incontro di ieri mattina con don Mario, il sacerdote protagonista del dossier a luci rosse consegnato in busta anonima al suo braccio destro,...
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Molti aspetti sarebbero stati già chiariti, altri sono ancora al vaglio dell’arcivescovo e dei suoi collaboratori che intendono andare fino in fondo nello studio delle carte per cercare di definire colpe e responsabilità prima di prendere una decisione ufficiale. Su tutti il vescovo ausiliare, monsignor Lucio Lemmo, a cui materialmente lo scorso gennaio è stato consegnato l’«esposto» e che, ieri, ha anche partecipato al primo riservatissimo colloquio con il sacerdote della basilica di Santa Maria degli Angeli.
Nell’attesa null’altro trapela da palazzo Donnaregina se non, assicura chi ben lo conosce, la grande amarezza dell’arcivescovo che si trova ancora una volta a dover fare i conti con vicende molto gravi che coinvolgono sacerdoti della sua diocesi. Dunque: dolore, imbarazzo e silenzio nelle stanze della Curia almeno fino a quando non sarà tutto chiaro dal punto di vista dell’istruttoria. Intanto, il sacerdote di Monte di Dio, che ieri mattina, anche se senza recitare l’omelia ha partecipato alla celebrazione domenicale, dinanzi ai fedeli si è dichiarato disponibile a farsi da parte se il vescovo dovesse chiederglielo. «Se lo scopo di queste vicende è mandarmi via, io vado via e tolgo dall’imbarazzo sua eminenza». Un’altra ipotesi, dunque, che va ad aggiungersi alle altre attualmente al vaglio dei vertici della diocesi.
La storia che il Mattino ha pubblicato sulle sue pagine continua a suscitare sdegno e imbarazzo soprattutto tra la gente di Pizzofalcone che ieri è tornata in chiesa per partecipare alla messa della domenica: se da un lato c’è chi si stringe intorno al sacerdote e lo difende garantendo la sua estraneità alla vicenda, dall’altro c’è chi invece chiede che su questa storia il cardinale faccia chiarezza il più presto possibile per riportare la serenità in una parrocchia scossa e turbata dalla notizia di quel dossier che racconta gli incontri a pagamento tra il prete e alcuni ventenni napoletani.
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Il Mattino