Circumvesuviana, l'ira di De Luca: «Basta con i disservizi»

L'affondo nella rituale diretta social: « Voglio una relazione dettagliata sulle responsabilità»

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca
Sinora aveva sempre preso la difesa dei vertici dell'Eav. «Non si possono fare miracoli», «serve pazienza» sono state sempre le risposte del...

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Sinora aveva sempre preso la difesa dei vertici dell'Eav. «Non si possono fare miracoli», «serve pazienza» sono state sempre le risposte del governatore Vincenzo De Luca a chi puntava il dito sui disservizi della partecipata regionale che gestisce anche la Circumvesuviana. Ma dopo l'incidente dell'altro giorno, il deragliamento di un vagone Circum a Pompei fortunatamente senza feriti, l'ex sindaco di Salerno cambia registro e parte all'attacco: «Voglio una relazione dettagliata sulle responsabilità», dice ieri pomeriggio nel corso della sua rituale diretta settimanale sui social. Ce l'ha contro i numerosi disservizi registrati sulla Circumvesuviana, sempre più dell'occhio del ciclone, e sulla gestione dell'Eav affidata ad un suo fedelissimo come Umberto De Gregorio. Carica affidatagli a luglio 2015, poche settimane il suo primo insediamento a palazzo Santa Lucia. E dopo l'incidente di Pompei le opposizioni di centrodestra e dell'M5s hanno chiesto le sue dimissioni e il commissariamento della partecipata. Richieste ovviamente rispedite al mittente l'altro giorno dal vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola: «L'Eav l'abbiamo ereditata con i libri sulla soglia del tribunale, abbiamo avviato un'azione di risanamento finanziario radicale con un grande lavoro che ha fatto l'amministratore Umberto De Gregorio, si può sempre migliorare e fare di più, anche e soprattutto sui temi della sicurezza, ma questi non dovrebbero essere argomenti di polemica politica». 

«Per quanto riguarda l'Eav, abbiamo registrato disservizi nelle scorse settimana anche gravi: ho chiesto alla direzione di Eav di preparare una relazione di merito per spiegare e nella prossima settimana ci sarà la riunione con i sindaci della costiera sorrentina dove si daranno tutte le informazioni del caso», tuona il governatore che promette, e chiede nello stesso tempo, chiarezza. Quella che hanno chiesto i sindaci della penisola sorrentina all'indomani dell'ultimo incidente per denunciare una situazione ormai esplosiva sul fronte della mobilità. «Il trasporto ferroviario, costituito unicamente dalla Circumvesuviana, che dovrebbe realizzare la più idonea e sicura alternativa per pendolari locali e turisti, è affetto da ritardi, soppressioni di corse senza preavviso, interruzione dei viaggi in condizioni di insopportabili sovraffollamenti e di piena esposizione al caldo, senza climatizzazione, e al maltempo, con la pioggia che invade vagoni risalenti agli anni 70», è il cuore di un ordine del giorno approvato nel consiglio comunale di Sorrento, l'altro giorno, in cui viene chiesto un tavolo sul tema tra Comuni e Regione. Richiesta accolta direttamente dal governatore.

«Abbiamo dovere di spiegare per filo e per segno ai nostri concittadini cosa succede, quale è la realtà, quali sono i problemi che riguardano la linea, che riguardano le manutenzioni, che riguardano i vettori: dobbiamo fare un'operazione verità - spiega De Luca -. Non possiamo avere più questa situazione per cui si registrano disservizi che si scaricano sui cittadini, sui pendolari, senza avere un'informazione dettagliatissima ed assolutamente esplicita su quale è la situazione. Non si deve nascondere niente, i problemi vanno esplicitati e vanno affrontati parlando chiaro e spiegando tutto ai nostri concittadini».

E nel corso della diretta non potevano mancare gli attacchi al governo. Sull'autonomia differenziata e, in particolare, sulla vicenda dei migranti e il conseguente scontro diplomatico che li ha accolti nei propri porti. «Siamo arrivati a un incidente diplomatico con la Francia per un atteggiamento dilettantesco e un po' provinciale che ha assunto l'Italia sulla vicenda dei migranti da ricollocare», attacca. Infine aggiunge: «L'unica cosa che non possiamo permetterci è affrontare questi problemi in termini di demagogia o di dilettantismo e l'altra cosa che non possiamo consentirci è la rottura dei rapporti diplomatici con la Francia, che è il Paese in Europa con il quale più possiamo trovare un'alleanza quando parliamo di temi economici». 

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Il Mattino