Ai dipendenti della Città metropolitana di Napoli è stato riconosciuto il diritto al buono pasto anche se, in questi mesi, hanno svolto le proprie mansioni in regine...
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All'origine dell'accordo pertanto vi è il dato che la modalità di lavoro da remoto non è stata una scelta fatta dai dipendenti né frutto di una riorganizzazione degli uffici, ma una necessità imposta dall'emergenza che ha costretto la maggioranza dei lavoratori a svolgere il lavoro in modalità remota con lo stesso orario di lavoro previsto in presenza. La delibera prevede che i lavoratori che ne faranno richiesta potranno, sulla base di una propria autocertificazione in cui dovranno dichiarare di aver svolto il lavoro con gli orari previsti, cioè con un tempo superiore alle 6 ore quotidiane, richiedere l'erogazione del buono pasto. Le autodichiarazioni dovranno successivamente essere confermate dai dirigenti. La delibera - si evidenzia - soddisfa una delle richieste su cui maggiormente si era incentrata l'attenzione dei dipendenti della Città metropolitana. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino