Hanno bloccato i furgoni per impedire il trasferimento di farmaci e presidi vitali per la sopravvivenza loro e dei familiari. A cercare di sabotare il trasloco della farmacia del...
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«Il trasferimento di cui non si sa la durata comporterà gravi problemi - spiega Luigi Zecconi, consigliere della 9^ Municipalità - gli ammalati che necessitano di presidi salvavita da recuperare facilmente, dovranno uscire dal proprio quartiere e municipalità con allungamento dei tempi e tutte le difficoltà di pazienti anziani, stomizzati o con patologie importanti dovuti a tumori». Uno striscione affisso dai manifestanti all’esterno della struttura cita l’art.32 della costituzione e si legge, a caratteri cubitali, ‘No alla chiusura della farmacia’ ma è dalle prime ore di questa mattina che proprio all’esterno dell’Asl 26 si gioca il braccio di ferro tra i manifestanti che bloccano i furgoni carichi dei farmaci e la necessità della dirigenza della struttura di avviare il trasloco.
«La municipalità da tempo ha raccolto le segnalazioni dei cittadini sollecitando l’Asl a fornire una soluzione all’interno dello stesso quartiere - spiega Lorenzo Giannalavigna, presidente del parlamentino del territorio- ci hanno detto che i locali attuali non sono a norma ma significa che non lo sono mai stati e dunque non ci spieghiamo perché tutta questa fretta adesso, prima di avere una soluzione per i residenti». Paradossalmente si aggiungono altre disfunzioni al grave disagio raccontato. «L’Asl di Pianura, in piazza Municipio, non emette tessere sanitarie e i cittadini sono costretti ad andare al distretto di Fuorigrotta- segnala Marco Nonno, consigliere comunale- qui si tratta di una cattiva gestione dell’intera assistenza sanitaria sul territorio di Pianura e Soccavo».
La dirigenza del distretto ha chiamato la Polizia, per far procedere le operazioni di trasloco ed al momento tutto è fermo perché i furgoni sono stati bloccati dai manifestanti. «Noi ci siamo attivati per fare da mediatore anche con il Comune di Napoli e ricercare un locale per evitare di strappare la farmacia al territorio - conclude Sparavigna - ma ci vuole la disponibilità e collaborazione dell’Asl Napoli 1». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino