Comunali a Napoli, Oddati: «Ok ad alleanza con M5S, si scelga il candidato; identikit chiaro»

Comunali a Napoli, Oddati: «Ok ad alleanza con M5S, si scelga il candidato; identikit chiaro»
«Ora è il momento di fare il passo decisivo e individuare il candidato più rappresentativo. Non faccio nomi, ma mi pare che l'identikit sia ormai...

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«Ora è il momento di fare il passo decisivo e individuare il candidato più rappresentativo. Non faccio nomi, ma mi pare che l'identikit sia ormai chiaro», spiega Nicola Oddati, dirigente democrat ed ex responsabile della segreteria di Zingaretti. E aggiunge, riferendosi ai grillini: «Va bene l'alleanza ma l'M5s deve fare di più e, soprattutto, deve avere più coraggio».


Solo a Napoli si dovrebbe chiudere un accordo Pd-M5s sin dal primo turno? Ma si riuscirà a tenere assieme una coalizione eterogenea che va dal Pd ai grillini sino alle forze che hanno appoggiato De Luca alle regionali?
«Non ho nascosto la mia preoccupazione per il fatto che anche in queste elezioni amministrative non si sia riusciti a fare un deciso passo avanti nella costruzione dell'alleanza anche con i 5 stelle».


Si spieghi meglio.
«Il Pd ha fatto di tutto con convinzione e penso che anche i grillini debbano però fare di più e avere più coraggio. Se almeno a Napoli si dovesse stringere un accordo capace di tenere insieme il centrosinistra e i 5 stelle, sarebbe un segnale positivo riguardo al percorso di costruzione di un'alleanza nazionale. La coalizione si è incontrata più volte, ci sono stati approfondimenti programmatici e, come era inevitabile, anche qualche scaramuccia».


Quindi?
«Ora è il momento di fare il passo decisivo e individuare il candidato più rappresentativo. Non faccio nomi, ma mi pare che l'identikit sia chiaro».
Clemente Mastella, un vostro alleato, se la prende con i 5stelle. Dice che su Napoli è meglio recuperare le forze di centro e che i grillini sono inaffidabili.

Non sarà complicato assai tenere una coalizione cosi larga?
«È questa la sfida che abbiamo davanti».


Come pensate di vincerla?
«È necessario costruire un centrosinistra con la leadership del partito democratico capace di dialogare con i 5 stelle. Io penso che i 5 stelle debbano avere più audacia e che con la guida di Conte debbano fare una chiara scelta di campo. Allo stesso tempo il Pd deve avere pazienza. È un'alleanza indispensabile per la guida del Paese».


L'obiezione che fanno in molti è che in altri comuni i grilini rimangono avversari.
«Più che un'obiezione, questa considerazione deve essere di sprono. Nei comuni si vota col doppio turno e c'è la possibilità di allearsi nei ballottaggi. Quando si voterà per il governo, non sarà così. Senza un'alleanza stabile, il percorso si farebbe molto arduo».


Candidato sindaco: a suo avviso non si è perso già troppo tempo? Roberto Fico o Gaetano Manfredi non dovrebbero dire un sì o no arrivati a questo punto?
«Penso che il tempo è ormai maturo. Sono già in campo diversi candidati e ora occorre ci sia anche il nostro. I gruppi dirigenti sono al lavoro. Penso che presto potrà esserci la fumata bianca».


Lei è un dirigente del Pd: non pensa che dovrebbe esserci anche un segnale da Roma sulla vicenda? Tanto per capirci sembra che Manfredi non si sia mai sentito con Enrico Letta.
«A me pare che il segretario Enrico Letta e Francesco Boccia stiano seguendo la situazione con grande attenzione. Poi, come si è sempre detto, la decisione spetta esclusivamente ai territori. Quando sarà il momento il segretario farà tutto quello che è giusto e necessario fare».


Non è arrivato un salvacomuni ma una norma che dà un po' di ossigeno a Napoli stretta nella orsa dei debiti? Basta per ora o si poteva fare di più?


«Serve un aiuto sostanzioso non solo per la città di Napoli, ma per tanto comuni che vivono attualmente situazioni di grandi difficoltà. Più volte Antonio Decaro, il presidente dell'Anci, ha posto il tema, con molta forza. La norma è certamente un primo passo, ma è fin troppo chiaro che occorre fare di più. La città di Napoli, da quello che so, è in condizioni drammatiche tanto da non poter garantire nemmeno i servizi minimi e essenziale da qui a breve. Per questo, vale la pena ribadirlo ancora una volta, sarà molto importante avere un sindaco forte, affidabile, prestigioso. È questa la sfida che abbiamo davanti e che non possiamo assolutamente permetterci di perdere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino