Comune di Napoli, bilancio a rischio ma de Magistris potrebbe salvarsi con l'assist di De Luca jr

Comune di Napoli, bilancio a rischio ma de Magistris potrebbe salvarsi con l'assist di De Luca jr
Il sindaco Luigi de Magistris chiama e De Luca risponde. Non siamo su Scherzi a parte, semplicemente perché il De Luca in questione è Piero, figlio del governatore e...

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Il sindaco Luigi de Magistris chiama e De Luca risponde. Non siamo su Scherzi a parte, semplicemente perché il De Luca in questione è Piero, figlio del governatore e giovane parlamentare del Pd che ha fatto una interrogazione parlamentare, la prima su questa materia, sostenendo la richiesta dell'Anci di prorogare il termine di presentazione del bilancio di previsione dei Comuni. Una mossa non certo per aiutare de Magistris, ma i circa mille comuni che in Italia rischiano il default perché quasi tutti al Sud. Nella sostanza, approvare il previsionale adesso - alla luce della pandemia e della crisi economica e del fatto che sono state posticipate le amministrative ad ottobre - appare per il deputato effettivamente un azzardo. Questo lo spirito con il quale De Luca junior ha fatto l'interrogazione. Tant'è, per ora dal Governo non arrivano segnali. E quindi tutti gli scenari sono ancora possibili.

Inutile sottolineare che a Napoli il Pd non è stato felicissimo della mossa del figlio del governatore, anzi, ha spiazzato. I dem puntano a sfiduciare un sindaco senza maggioranza e la manovra di bilancio era ed è - dal loro punto di vista - una buona occasione. Ma non tutto è perduto, la situazione è fluida come si dice in questi casi malgrado il pressing dell'Anci. De Magistris è consapevole che la posta in gioco è alta e spera nella proroga di questa scadenza visto lo slittamento delle elezioni. Difficile pronosticare se arriverà o meno. Se non dovesse esserci la proroga le cose si metterebbero male per l'ex pm. Nemmeno i responsabili potrebbero salvarlo. De Magistris confida anche questa volta nel suo proverbiale stellone e nell'aiutino da Roma.

È lo stesso Piero De Luca sulla sua pagina fb a spiegare il senso della sua iniziativa: «Ho appena depositato un'interrogazione parlamentare al ministero dell'Interno, perché valuti l'opportunità di rinviare al 30 giugno 2021 il termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2021/2023, attualmente fissato al 31 marzo». Questo l'incipit della comunicazione del deputato. «Come rilevato in particolare dall'Anci Campania e dall'Upi Campania - si legge nella note - ho fatto presente alla ministra Lamorgese che il perdurare dell'emergenza sanitaria sta aggravando la crisi socio-economica e sta determinando ulteriori difficoltà di funzionamento agli enti locali». De Luca junior - con garbo - non lesina una certa critica al Governo. Chiunque abbia esperienza di amministrazioni locali - e lui ha il padre che ha fatto il sindaco di Salerno per tanti anni - sa che gli enti locali sono il primo indirizzo a cui approdano i cittadini in difficoltà, ma anche l'ultimo preso in considerazione dai governi quando si tratta di allargare i cordoni della borsa. «Ad oggi, peraltro, non si sa ancora nulla del sostegno e del riparto delle somme per le mancate entrate dei Comuni, dalla Tari all'Imu - scrive il parlamentare - in questo contesto, allora, la scadenza del 31 marzo 2021 renderebbe praticamente impossibile per molti enti locali giungere ad una corretta formulazione delle previsioni di bilancio. I nostri amministratori locali rappresentano un presidio indispensabile per la tenuta delle nostre comunità. Per questo, vanno sostenuti e supportati al massimo nel lavoro gravoso e difficile che svolgono quotidianamente a tutela dei cittadini sui territori». 

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Il Mattino