È guerra sulle tratte turistiche a Napoli tra tassisti e compagnie di bus. I conducenti delle auto bianche attaccano: «Alcuni operatori imbarcano e fanno scendere...
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A complicare la situazione il fatto che sul nuovo regolamento, che introduce la tassa per i bus turistici e le linee autorizzate per sostare in città e fissa paletti e requisiti per avere l'autorizzazione dal Comune, come essere in regola con i tributi, ci sono forti riserve anche delle associazioni di categoria Asstra (Associazione Trasporti Campania) e Anav (Associazione nazionale Autotrasporto viaggiatori), che rappresentano rispettivamente le aziende del trasporto pubblico e privato della regione, che in una nota congiunta all'assessorato ai Trasporti esprimono «viva preoccupazione per gli effetti che potrebbero verificarsi a seguito dell'approvazione del regolamento» e paventano il rischio che non ci siano adeguate misure soprattutto per contrastare gli abusivi. «Il nuovo regolamento - assicura Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti - eliminerà per sempre i furbetti. Le ditte private hanno il diritto di fare il loro mestiere, e noi tuteleremo le loro prerogative. Il confronto con Anav e Asstra è continuo e troveremo una sintesi. L'istruttoria è ancora aperta. Il documento finale terrà conto di tutti i contributi, compresi anche i taxi e i noleggiatori. Ma bisogna regolamentare il servizio di trasporto pubblico e privato sul territorio cittadino, tenendo conto anche delle esigenze dei cittadini, dei turisti e del traffico. Non è più possibile tollerare l'anarchia sulle strade. Gli ingressi in città vanno regolamentati, così come avviene nelle altre metropoli. È necessario che sia il Comune di Napoli, che ha la titolarità sulla mobilità cittadina, a coordinare le autorizzazioni e i percorsi, a fronte, ovviamente, anche dell'erogazione di nuovi servizi a pagamento, come la realizzazione dei Terminal per i bus turistici, per i quali c'è già la disponibilità di Anm per le strutture di Stella Polare e del Garittone».
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Il Mattino