Per la prima volta da quando è stata istituita arrivano gli staffisti - 16 inizialmente - in Città metropolitana. Non l'unica novità, perché ci...
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Perché 16? In realtà si tratta di 8 contratti che verranno divisi per due arrivando così a 16 part time. Costeranno di qui al 2021 - quando scadrà il mandato di de Magistris - tra i 600mila e gli 800mila euro, dipenderà dalle figure che si sceglieranno: sostanzialmente da quanti laureati specializzati saranno reclutati rispetto a chi ha competenze meno onerose. Tecnicamente li individuerà il sindaco e li nominerà il capo di gabinetto. A proposito, con le modifiche regolamentari varate dal Consiglio metropolitano da oggi de Magistris indicherà formalmente Pietro Rinaldi come capo di gabinetto. I più maligni sostengono che il nodo staffisti, da sempre richiesti dai consiglieri, si è sciolto solo quando il Consiglio ha dato il via libera a un'altra facoltà attribuita al sindaco metropolitano, quella di nominare appunto il capo di gabinetto. Oltre che il direttore generale e il segretario generale e i consulenti quali figure anche esterne. Gli staffisti, sempre tecnicamente, saranno indicati nel numero di 5 dal sindaco e di 3 dal vicesindaco metropolitano Salvatore Pace, anche lui arancione. Sarà poi il capo di gabinetto di concerto con sindaco e vice a smistarli anche ai gruppi consiliari. Chiarito il contesto, va sottolineato che le modifiche sono perfettamente legittime e sostanziate da volontà politiche molto larghe. Inoltre, nella ex Provincia, queste figure ci sono sempre state. Anche qui va ricordato - tuttavia - che all'epoca la Provincia aveva una giunta con degli assessori. Il ragionamento fatto in Città metropolitana è che l'ente sta crescendo, ha le casse piene e si appresta a varare un piano strategico da 400 milioni che andranno distribuiti a tutti i 92 comuni della provincia e che avranno ricadute su 3,5 milioni di cittadine e cittadini e c'è necessità di forze fresche e competenze.
Lo stesso discorso ha indirizzato le modifiche della struttura amministrativa dell'ente e la scelta di concedere l'opzione al sindaco di promuovere consulenze anche esterne. Queste ultime serviranno su due fronti: il primo è quello dei trasporti, la partita con la Regione sulle gare e i lotti investe Napoli e pesantemente la Città metropolitana. Serve una professionalità che conosce la materia e che abbia lo spessore di esprimere pareri inequivocabili. Il secondo fronte è quello del piano strategico dove servono i pareri degli ordini professionali: dagli ingegneri agli architetti, passando per gli economisti, per sostanziarlo.
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Il Mattino