Covid a Castellammare, morti marito e moglie: è boom di contagi tra i bimbi

Covid a Castellammare, morti marito e moglie: è boom di contagi tra i bimbi
Duemilatrecento positivi e quattro morti nella «zona rossa rafforzata» di Castellammare. Un bilancio che di giorno in giorno si fa sempre più tragico. Ad essere...

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Duemilatrecento positivi e quattro morti nella «zona rossa rafforzata» di Castellammare. Un bilancio che di giorno in giorno si fa sempre più tragico. Ad essere colpite sono intere famiglia.

In 24 ore il Covid si è portato via i coniugi Gagliardi, Maddalena e Carmine. Poche ore dopo, ma per altre cause, è deceduta anche la sorella della donna. Uno tzunami si è abbattuto sulla famiglia stabiese che solo il 3 marzo scorso aveva ricevuto la conferma della positività dei coniugi, entrambi 80enni, in pensione. Lui portinaio in un palazzo del centro, benvoluto e amato da tanti. Un grande amore in vita, fino alla morte che li ha divisi per poche ore. Quando l'ambulanza del 118 è arrivata a casa Gagliardi per verificare le condizioni della donna, i medici si rendono conto che il marito è grave. Il cuore di Carmine cesserà di battere nella notte. In un secondo intervento di soccorso, il 118 prova a salvare Maddalena, che invece morirà poche ore dopo all'ospedale San Leonardo. «Cara mamma mi hai lasciato anche tu dopo neanche 24 ore che s'è né andato l'amore della tua vita. Non ci sono parole per descrivere il tuo e il nostro dolore, - è il dolore della figlia Giovanna sulla bacheca Facebook - mi raccomando fate i bravi e proteggete tutti coloro che avete sempre voluto bene». A distanza di altre poche ore, muore anche la sorella di Maddalena, Laura.

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Il Covid dilaga in città e alle vittime numero 74 e 75 domenica notte si è aggiunto Antonino Esposito, ex dipendente delle Agenzie delle entrate, deceduto a 63 anni. L'uomo era arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso. L'attesa e la speranza dei familiari si sono poi trasformate nel dolore dopo la notizia del decesso. Il conto delle vittime è di 76, tredici nell'ultimo mese e mezzo, ma tre sono i decessi avvenuti nelle ultime 48 ore. Anche il conto dei positivi è disarmante: sono 215 i nuovi contagiati su 1.437 tamponi lavorati tra il 6 e l'8 marzo. Tra i nuovi positivi ci sono ventuno bambini tra gli uno e i nove anni, quindici ragazzi tra i 10 ed i 17 anni e dieci anziani tra gli 81 e gli 88 anni.

Castellammare da sabato scorso è in «zona rossa rafforzata», come l'ha definita il sindaco Gaetano Cimmino che ha imposto chiusure anticipate a tutti i negozi, compresi gli alimentari, alle 18. Restrizioni maggiori anche per i giovani tra i 14 e i 24 anni che non possono passeggiare nemmeno nei pressi di casa dopo le 18 e controlli serrati per bar e negozi. Ieri mattina la città era quasi deserta, poche le persone in giro e ancor meno nel pomeriggio.

Dopo un anno Castellammare rivive un lockdown serrato con numeri ben superiori. Dall'inizio della pandemia sono 5.964 gli stabiesi colpiti dal Covid, il 10% dell'intera popolazione. Nel silenzio delle strade rimbombano le sirene delle ambulanze che si fermano nel parcheggio del San Leonardo e aspettano di poter «sbarellare» i positivi. «Sono tante le cose che non vanno e da cittadino non mi sento rappresentato da un sindaco che invece di guardare la realtà decide di puntare il dito sui giovani - spiega il medico Lugi Esposito -. È palese la deprecabile assenza di senso di responsabilità di cittadini che positivi circolano in strada, scendono dalle loro abitazioni con la scusa della spazzatura o del cane, tengono aperte attività commerciali. La motivazione dei contagi così alti e della presenza delle varianti va ricercata anche nella scellerata scelta di imporre all'ospedale stabiese il doppio ruolo di pulito-sporco». Un sistema che non funziona. «Su Castellammare - conclude Esposito - vengono riversate circa 600mila persone per le prestazioni ospedaliere. Per non parlare delle ambulanze che sostano in un piazzale angusto dove la gente passa in mezzo ai Covid. Il sindaco vada in Procura e faccia qualcosa di utile per la sua città».

Difficile la situazione anche a Gragnano, dove i positivi sono 489 e il sindaco Paolo Cimmino ha condiviso assieme al comune di Santa Maria la Carità e alla stessa Castellammare le disposizioni riservate ai giovani e al coprifuoco anticipato. Ancora una vittima invece a Sant'Antonio Abate. «Grazie al signor Carmine per aver onorato la vita e combattuto fino ai suoi 83 anni - scrive il sindaco Ilaria Abagnale - Il Covid-19 ha fermato tempo e respiro della diciassettesima vittima». 

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Il Mattino