Covid a Castellammare, il virus dilaga: 1.600 casi, edicolante positivo va al lavoro

Covid a Castellammare, il virus dilaga: 1.600 casi, edicolante positivo va al lavoro
La curva epidemiologica è in continua crescita, il Covid dilaga a Castellammare e nell'area stabiese. L'ultimo bollettino parla di 132 nuovi positivi su 594...

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La curva epidemiologica è in continua crescita, il Covid dilaga a Castellammare e nell'area stabiese. L'ultimo bollettino parla di 132 nuovi positivi su 594 tamponi. In una settimana sono stati annunciati 448 contagiati. Il totale fa paura: la sola Castellammare conta 1.654 cittadini colpiti dal Covid-19 con un tasso di positività che supera il 25%. Tra i nuovi positivi sempre più bambini e ragazzi, una costante dei bollettini che arrivano dall'Asl Napoli 3 Sud e vengono diffusi dal comune.

Dal 19 febbraio viene rinnovata di settimana in settimana, l'ultima volta ieri e fino al prossimo 7 marzo, l'ordinanza che impone la chiusura dei negozi alle 18, il coprifuoco alle 20, il divieto di accesso in villa comunale durante il giorno (a eccezione della fascia oraria mattutina riservata allo sport). Restrizioni che almeno fino ad oggi non hanno aiutato a contenere il contagio, che ancor di più rispetto alle precedenti ondate ha invaso la città. Da più parti pervengono richieste di controlli più serrati. «La situazione è insostenibile - denuncia Andrea Di Martino di Italia Viva -. Il sindaco ha adottato misure restrittive ma ha difficoltà a farle rispettare. Il vicesindaco Fulvio Calì aveva chiesto l'intervento dell'Esercito ma finora inutilmente. I contagi aumentano, così come i morti. L'amministrazione dimostri di esistere». Il sindaco Gaetano Cimmino aveva fatto appello al senso di responsabilità dei cittadini. Sta di fatto che fino alle 18 la città vive normalmente la sua quotidianità e ieri un commerciante positivo è stato trovato all'interno della sua edicola. «Nessuna pietà per chi vìola le regole - commenta Cimmino -. Servono pene severe per gli irresponsabili che diffondono il virus. Incoscienti che se ne fregano della salute dei cittadini, di chi soffre, di chi è attaccato a una bombola di ossigeno». Il sindaco si appella a tutti coloro che negli ultimi giorni sono stati nell'edicola di piazza Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria, ad autodenunciarsi e a mettersi in isolamento fiduciario o ad effettuare un tampone per evitare di innescare un nuovo focolaio. L'edicolante è stato denunciato per epidemia colposa. Critica la situazione nei rioni più popolosi dove il distanziamento sociale è una chimera. «Dove il disagio sociale è maggiore si ha difficoltà a far rispettare le regole - spiega suor Lucia, madre superiora della confraternita di Porto Salvo -. Si dovrebbe chiudere tutto per proteggere proprio le fasce deboli che non hanno i soldi per prevenzione e cure. Nel centro antico le famiglie si incontrano come se niente fosse, i positivi scendono di casa per il bisogno di lavorare». 

Nei comuni a ridosso dei monti Lattari la situazione non è migliore. A Sant'Antonio Abate il sindaco Ilaria Abagnale ha dovuto fronteggiare l'emergenza legata alla variante inglese. Dieci i casi accertati su 265 positivi. Chiuse piazze, chiese, parchi e uffici comunali. 

Conferme sulla presenza della variante inglese arrivano anche da Santa Maria la Carità. «Nell'ultima settimana abbiamo riscontrato 43 positivi su 358 tamponi, di cui due della variante inglese - spiega il primo sindaco Giosuè D'Amora - Sono numeri e dati che spaventano. Nonostante tutti gli inviti alla responsabilità e i controlli fatti, vedo ancora tanti atteggiamenti non consoni al pericolo che stiamo vivendo. Stiamo facendo i miracoli per cercare di avere a disposizione l'ossigeno per i tanti concittadini che ne hanno bisogno. Gli ospedali - prosegue D'Amora - sono stracolmi e c'è ancora chi sottovaluta il problema e chi si oppone a un vigile che richiama al corretto utilizzo della mascherina. La situazione è grave, non so più come dirlo».

Anche Gragnano vive la sua terza ondata con preoccupazione. L'incidenza dei contagi negli ultimi sette giorni è ben al di sopra della soglia regionale e la percentuale di nuovi positivi è del 16,61%. Attualmente interi gruppi familiari sono contagiati e sono circa 350 i positivi attuali. 

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Il Mattino