Le maschere da snorkeling Easybreath di Decathlon possono diventare maschere respiratorie in questa emergenza Coronavirus, grazie all'aiuto anche delle stampanti 3D in...
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Le scuole sono chiuse, ma i ragazzi, che continuano a studiare a distanza e a incontrarsi nelle aule virtuali e in video conferencing, sono entusiasti di questa iniziativa al servizio dell'emergenza Covid-19. In loro assenza saranno i docenti a occuparsi, a turno, della realizzazione dei pezzi. Circa tre ore di stampa occorrono per realizzare ciascun pezzo «che - ricorda il professore Tufari - non è un dispositivo medico ma in questo momento di grande necessità potrebbe essere utile per riadattare queste maschere da snorkeling, che coprono l'intero volto dal mento alla fronte consentendo quindi piena ossigenazione. Negli ospedali italiani potranno esserne messe a disposizione circa 40mila». Isinnova attraverso il suo sito web spiega di essere stata contattata dal dottor Renato Favero, ex primario dell'ospedale di Gardone Valtrompia, nel bresciano, «che ha condiviso con noi un'idea per far fronte alla possibile penuria di maschere C-Pap ospedaliere per terapia sub-intensiva. Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling - aggiunge l'azienda - si è resa immediatamente disponibile a collaborare fornendo il disegno Cad della maschera individuata. Il prodotto è stato smontato, studiato e sono state valutate le modifiche da fare. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore, che abbiamo chiamato valvola Charlotte, e che abbiamo stampato tramite stampa 3D. Il prototipo nel suo insieme è stato testato». In pratica il dispositivo è rivolto «a strutture sanitarie e vuole aiutare a realizzare una maschera d'emergenza nel caso di una conclamata situazione di difficoltà nel reperimento di fornitura sanitaria ufficiale solitamente impiegata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino