Fino a ieri Napoli aveva resistito alla quarantena: classi piene, palestre affollate, locali aperti, anche se in grave difficoltà dovuta al calo vertiginoso degli incassi e...
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Napoli ha resistito anche ieri mattina. Palestre affollate, per esempio, corsi puntuali. Tra gli altri, alla Virgin si allena Patrizio Rispo, tra i protagonisti di Un Posto al Sole: «La fiction la stiamo girando normalmente - spiega - La produzione ha chiesto a noi attori di evitare luoghi affollati. Prima di entrare in Rai firmiamo una dichiarazione di responsabilità in cui specifichiamo di non avere influenza o altri sintoni. L'economia ne risentirà. Sarà difficile con cinema e teatri chiusi». Alessandro Esposito di Confcommercio, imprenditore tra i proprietari del Teatro Posillipo e della discoteca La Mela, è stato incollato al pc fino alla tarda serata per capire se annullare o meno il concerto al Posillipo: «Un tributo a Lucio Dalla e a Lucio Battisti - racconta Esposito - intorno alle 20 di ieri La band è già al soundcheck mentre circola la bozza del decreto che sospende le attività di cinema e teatri. C'è grandissima confusione, ma il concerto lo facciamo. Al Posillipo possiamo garantire la distanza di 1 metro, abbiamo 100 presenze in 1000 metri quadri».
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Da oggi, anche Napoli, come il Nord, combatte contro un virus che non si vede. «Il mio locale ieri sera, come tutti gli altri di via Caracciolo, era aperto - spiega Vitale De Gais, socio di Vesi Gourmet - anche se era quasi vuoto. 14 coperti l'altro ieri contro i 100 soliti». «1800 coperti in meno in due settimane - racconta Luigi Marra, presidente dei ristoratori di Confesercenti Napoli e gestore della trattoria San Carlo 17, Galleria Umberto - oggi aprirò e garantirò distanza di un metro tra i tavoli. Ma la situazione è tragica». Situazione simile anche per i bar: «Per adesso siamo stati aperti - dice Aldo Maccarone, del Comitato dei baretti Chiaia Night - Verificheremo oggi stesso nel dettaglio le misure da adottare. Aspettiamo istruzioni da parte del Comune. Tutto è in itinere».
Il Diana, i cui spettatori sono stati rimandati a casa prima dello spettacolo, era il solo teatro aperto a Napoli. È in grave tumulto il mondo dei cinema e dei teatri da oggi in gran parte off limits. Annullati i concerti di Sollima al Sannazaro e di Gragnaniello all'Augusteo. Quanto ai cinema, Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) annuncia la serrata e si rischia un effetto domino sull'uscita dei film in sala. In città, ieri intorno alle 21 era possibile acquistare biglietti al Modernissimo e anche il Med era aperto. «Nei cinema - spiega Luigi Grispello, presidente campano dell'Agis - è impossibile far entrare gli spettatori a poltrone alterne e rispettare la distanza di un metro è un'impresa. Chiederemo al Governo lo stato di calamità per il settore e la cassa integrazione in deroga». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino